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Decreto Sblocca Italia o sfasciaItalia? Blogo.it intervista il Movimento 5 Stelle

Una pioggia di dissensi si stanno avendo in questi giorni da parte di Regioni e amministrazioni comunali nei confronti del Decreto Sblocca Italia. A innescare i ricorsi contro gli articoli 36, 37 e 38 del Decreto è stata la Regione Abruzzo che proprio lo scorso 1° ottobre ha approvato in Consiglio regionale e all’unanimità la risoluzione del Movimento 5 Stelle sulla incostituzionalità. A approvare la Risoluzione anche il Consiglio regionale della Basilicata ma anche la Lombardia ha approvato all’unanimità con M5S, Lega Nord, Forza Italia e Lista Maroni la Risoluzione. Il decreto renziano, va detto per inciso, non ha convinto nemmeno la CGIL, ad esempio, che nota come le misure proposte portino a una crescita del lavoro pari a zero.

Il Movimento 5 Stelle dunque annuncia una importante mobilitazione per chiedere al governo di:

fare un passo indietro e tra qualche giorno presenteremo il Decreto Sboccia Italia che conterrà misure studiate proprio per la crescita della nostra economia.

Ho parlato di tutto ciò e anche delle conseguenze con i 3 deputati Federica Daga, Massimo De Rosa e Alberto Zolezzi nell’intervista concessa a Blogo.it spiegano nel dettaglio perché il decreto Sblocca Italia, da loro ribattezzato Sfascia Italia non porterà i benefici promessi a tutti gli italiani, ossia lavoro e servizi, ma anzi avvertono:

queste manovre ci porteranno dritti allo sfascio come è accaduto per la Grecia.

Il decreto Sblocca Italia approvato in settembre, diventerà legge entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. A fermare, per ora, questo processo gli oltre 2100 emendamenti già presentati. Il Decreto non convince i pentastellati poiché:

a essere sbloccate in Italia saranno tutti quegli interventi frutto di una politica economica vecchia di 30 anni e che non porteranno altro che benefici ai soliti noti. Sostanzialmente con questo pacchetto di norme si prevedono trivellazioni, il gasdotto TAP che rovinerà per sempre l’economia e le spiagge del Salento, nuovi inceneritori e sopratutto la privatizzazione dell’acqua.

A essere stati cancellati però, sono i diritti dei cittadini, avvertono i pentastellati:

praticamente non possono più esprimere il loro consenso affinché queste attività siano svolte nei loro territori. Con gli articoli 36,37 e 38 del Decreto viene cancellato il Titolo V della Costituzione ossia quella autonomia delle Regioni nel merito delle scelte che i cittadini ritengono migliori per il territorio in cui abitano regolamentata dagli artt. della Costituzione Italiana che vanno dal 114 al 132. Il che non è costituzionale e proprio su questo punto si stanno organizzando i ricorsi che dal Nord al Sud della nostra Penisola stanno investendo il governo e il Premier.

Perché questi interventi sono considerati dai pentastellati così minacciosi per i cittadini? Il premier Matteo Renzi non ha fatto mistero delle sue intenzioni: proprio qualche mese fa Renzi fu bacchettato da Greenpeace allorché annunciò la necessità di procedere con le trivellazioni in mare alla ricerca di petrolio e gas italiano. Da più parti e in maniera trasversale è stato detto che il petrolio italiano è di scarsa qualità e che stime ci dicono non sarà utile alla nostra bilancia economica. E allora, perché trivellare in Italia? Perché probabilmente siamo uno degli ultimi avamposti utili all’industria petrolifera che necessita di tenere in vita se stessa proprio attraverso queste operazioni che noi italiani concediamo benevolmente avendo una politica oramai da almeno 30 anni aperta agli interessi delle Lobby internazionali. Insomma ci prestiamo volentieri a fare anche la politica altrui come ci ricordano i cablogrammi pubblicati da wikileaks.

Corre un serio rischio con questo decreto l’acqua pubblica: decine di paletti sono stati messi per quei comuni che intendono tenerla pubblica mentre ci saranno vantaggi per quelle amministrazioni che decideranno di privatizzarla, in barba al referendum del 2011. Salta anche il ciclo virtuoso dei rifiuti, in pratica sono avvantaggiati gli inceneritori sulla raccolta differenziata il che ci fa perdere grandi quantitativi di materie prime riutilizzabili: i rifiuti bruciati non saranno più utili a nessuno ma si trasformeranno solo in cenere contaminata.

Dunque, nei prossimi giorni si annunciano altri ricorsi e risoluzioni per fermare il Decreto sblocca Italia: seguiteci e vi terremo aggiornati.

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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Marina Perotta

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