NAPLES, ITALY - NOVEMBER 17: Mount Vesuvius overlooks the Bay of Naples on November 17, 2011 in Naples, Italy. Naples is famed for it's narrow streets, pizza, Mount Vesuvius and Unesco protected buildings. (Photo by Christopher Furlong/Getty Images)
I Campi Flegrei (vulcano a più camini) e l’area vulcanica circostante ovvero la zona che ricade sotto i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, parte di Marano, una piccola parte di di Giugliano, Bagnoli, Fuorigrotta, Pianura, Soccavo, Posillipo, Chiaia, una parte di Arenella, Vomero e Chiaiano, e una una piccola zona del quartiere San Ferdinando saranno incluse nella Zona rossa, ovvero quell’aerea a alto rischio a causa degli effetti che una esplosione vulcanica del Vesuvio o l’attività dei Campi Flegrei potrebbe generare verso gli abitanti e l’ambiente.
Ne hanno parlato oggi alla Regione Campania di questa ennesima, nuova ridefinizione della Zona rossa che a mano a mano si allarga sempre più, Franco Gabrielli, Capo della Protezione Civile, l’assessore alla protezione civile della Regione Campania, Edoardo Cosenza; Giuseppe De Natale direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia; Tommaso Sodano vicesindaco di Napoli facente funzioni di sindaco, Vincenzo Figliolia sindaco di Pozzuoli; sindaco di Bacoli, Francesco Paolo Iannuzzi sindaco di Monte di Procida;i Commissari straordinari dei Comuni di Quarto, Silvana Macchiarella, e Giugliano, Luigi Colucci con l’Assessore alla Protezione civile di Marano, Gennaro Ruggero e i rappresentanti della Prefettura e della Provincia di Napoli. Eh già, perché il Vesuvio è sempre più studiato. E più si studia e più gli scienziati capiscono quanto la sua azione possa essere devastante. E infatti alla base dell’allargamento della Zona rossa fino al vulcano dei Campi Flegrei ci sono stati proprio nuovi studi scientifici e le valutazioni della Commissione Grandi rischi. La proposta è stata elaborata dal Dipartimento della Protezione civile d’intesa con la Regione Campania.
Infatti, il Vulcano dei Campi Flegrei è in stato di attenzione dal 2012 sebbene nell’ultimo periodo attraverso le reti di monitoraggio non siano state ravvisare significative variazioni nei parametri, chimici, sismici e geochimici del suolo e della sua deformazione. Ha spiegato il Prefetto Franco Gabrielli:
Vorrei che si comprendesse che oggi non è stato presentato nulla a scatola chiusa. È stato un ulteriore importante passaggio del percorso volto all’aggiornamento del piano di emergenza ai Campi Flegrei, come fatto anche per il Vesuvio. Voglio sottolineare l’approccio estremamente positivo e propositivo di tutti i partecipanti, soprattutto dei sindaci: ho avuto la sensazione che l’intero sistema sia orientato a remare nella stessa direzione, nell’interesse dei cittadini.
La prossima riunione è fissata per il 30 novembre data entro cui i Comuni interessati dovranno inviare alla Regione le loro osservazioni nel merito dei nuovi confini della Zona rossa.
Dunque a questo punto è da aggiornare la carta del Piano di evacuazione che prevede a questo punto, in caso di emergenza l’evacuazione di circa 800 mila persone.
Via | Protezione Civile
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