Le 10 peggiori alluvioni dal dopoguerra a oggi in Italia

Alluvioni, nubifragi e tempeste non sono eventi sconosciuti o rari nel nostro Paese. L’Italia ha una lunga storia di tragedie, in questo senso, e molti eventi naturali abbinati al dissesto del territorio hanno colpito vaste aree della nostra Penisola. Dal nord al sud del nostro Paese si sono susseguite fran e esondazioni causate da veri e propri nubifragi che in taluni casi hanno modificato completamente il paesaggio, ridefinendolo e rimodellandolo e a farne le spese le tante vite umane perse. Oggi, ci dicono i geologi, abbiamo un gran bisogno di mettere in sicurezza il nostro già fragile territorio, per evitare che eventi naturali come tempeste e alluvioni possano presentare nuove perdite umane e economiche.

Alluvione dell’Aspromonte 1951

Dal 14 al 19 ottobre del 1951 nell’Aspromonte e Calabria jonica tra Nardodipace, Africo, Canolo, Careri, Plati si ebbe una delle alluvioni più violente del meridione. Il nubifragio fu causato dalla combinazione di venti di Scirocco e Levante. La Calabria era una terra devastata dal recente conflitto e poverissima. I danni furono ingenti.

Alluvione del Polesine 1951

Un mese dopo l’alluvione dell’Aspromone, era il 14 novembre 1951, un violento nubifragio causò lo straripamento del fiume Po. Il fiume ha superato di 80 centimetri la massima di piena. L’acqua invade i borghi e i campi distruggendo i raccolti e saranno allagati i comuni di Bergantino, Melara, Castelmassa, Gaiba, Ceneselli, Calto, Salara, Ficarolo, Stienta, Fiesso Umbertino, Pincava, Frassinelle, Castelguglielmo, Bagnolo, Trecenta, Canaro. Ma a farne le spese più di tutti è la città di Rovigo e la sua provincia. Ci furono un centinaio di vittime e ben 180 mila sfollati.

Alluvione in Piemonte del ’48

Era 4 settembre 1948 quando tra le province di Asti, Albese, Chivass e Piemonte Orientale si scatenò un violento nubifragio che causò in totale la morte di 49 persone quando le piogge ripresero dal 12 al 14 settembre. Esondarono i torrenti Borbore, Triversa e il fiume Tanaro.

Alluvione di Reggio Calabria del ’53

Era il 21 ottobre del 1953 quando un nubifragio gonfiò d’acqua la fiumana Valanidi. La quantità di pioggia riversata a sud di Catanzaro, poi fu enorme. Si ebbero 51 morti, 100 dispersi e 5000 senza tetto. A aggravare la situazione il pesante dissesto idrogeologica che da Catanzaro

Alluvione di Salerno del ’54

E’ stata l’alluvione che ha colpito più duramente la Costiera amalfitana. Il 25 e 26 ottobre del 1954 un violento nubifragio colpì Vietri sul Mare, Cava de’ Tirreni, Salerno, Maiori, Minori, Tramonti, causando 318 morti e 250 feriti mentre furono 5.500 i senzatetto. La pioggia iniziò a cadere incessantemente dalle 17 del 25 ottobre e nel giro di 24 h caddero oltre 500 mm di pioggia. I torrenti della zona si gonfiarno fino a esondare e portarono via tutto. Il villaggio di Molina fu raso al suolo. Il nubifragio fu così potente che mutò per sempre l’aspetto della Costiera amalfitana.

Alluvione del Piemonte del 2000

Piove incessantemente dal 13 al 16 ottobre in Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia. Si avranno 23 morti, 11 dispersi e 40 mila sfollati. Le precipitazioni mettono in ginocchio la Val di Susa, Canavese, Ossola e la Val d’Aosta, coinvolgendo dunque tutto il bacino del Po. La piena arriverà fino alla Lombardia, Emilia Romagna e Veneto

Alluvione della Sicilia orientale del’95

L’ alluvione a Acireale, Giarre, Riposto e Mascali del 13 marzo 1995 portò alla morte 11 persone mentre furono 7 i dispersi. I violenti nubifragi che colpirono la Sicilia orientale causarono le piene dei torrenti, bufere di vento e mareggiate tanto che la nave greca “Pelhunter” affondò a 140 miglia dalla costa catanese e qui morirono 5 persone dell’equipaggio, ci furono 3 superstiti e 7 dispersi. Il nubifragio causò la morte di 6 persone tra i comuni di Giarre, Acireale e Riposto. per l’affondamento della nave greca “Pelhunter”.[31].

Alluvione di Sarno 1998

Il dissesto idrogeologico a Sarno ha causato una delle peggiori tragedie mai accadute in questa zona. Era il 5 maggio 1998 quando a causa delle piogge persistenti si verificarono decine di frane dai versanti del monte Pizzo d’Alvano (Sarno e Quindici) e dal monte “Le Porche” di Siano. Si ebbero 159 morti.

Alluvione della Valtellina 1987

Era il 1987 quando l’esondazione del fiume Adda e numerose frane, dovute alle persistenti piogge, causarono la morte di 53 persone.

Alluvione di Soverato

Il 9 settembre del 2000 la pioggia è copiosa: caduto nella zona di soverano 441 millimetri di pioggia che causano lo straripamento della fiumara Beltrame. Acqua e fango spazzano via il campeggio Le Giare e causano 13 morti e 1 disperso.

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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Marina Perotta

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