Categories: AcquaAlimentazione

Mitilicoltura a Mont-Saint-Michel: è polemica

Le “moules” sono uno dei cibi tipici del Nord della Francia e delle coste fiamminghe, un piatto che si serve spesso con le “frites” (le patatine fritte) e che fa parte dello street food della fascia Atlantica di questi due paesi. Ora, in questo luogo visitato ogni anno da centinaia di migliaia di turisti, i mitilicoltori stanno tentando di dare l’assalto alle zone della bassa marea per coltivare i mitili.

Di vero e proprio assalto si tratterebbe perché i paesaggi di Mont Saint Michel sono Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1979 e dovrebbero essere presto disciplinati da regole di protezione forzata.

L’imprenditoria della mitilicoltura guarda con ambizione a espandersi verso il lato bretone del sito, mentre l’industria del turismo risponde a suon ricorsi nel tribunale amministrativo di Rennes. Un vero e proprio braccio di ferro fra il litorale “chic” e quello contraddistinto dai classici chioschi che vendono “moules-frites”.

L’invasamento, le conchiglie rotte e taglienti ovunque… Se si tollera l’industrializzazione del mare sarà il nostro patrimonio e il nostro volume d’affari a risentirne,

spiega Loïc Levillain, sindaco di Saint-Coulomb.

La battaglia fra le due industrie della zona di Mont-Saint-Michel si trascina da alcuni anni, fra ricorsi e report pro e contro la mitilicoltura.

In Nord della Bretagna è la seconda regione in Europa per la produzione di “coquillages” dopo il Mediterraneo: ogni anno si producono 10mila tonnellate di cozze e 6mila tonnellate di ostriche, senza contare che contestualmente prosperano 260mila tonnellate di patelle che non vengono sfruttate, almeno per il momento.

Il Comité régional de la conchyliculture (CRC) per niente scoraggiato dall’opposizione del turismo ha intrapreso un test su 19 ettari di filiera, ma vuole arrivare a impiantare un migliaio di ettari.

Una questione che spacca in due la popolazione. Marcel Le Moal, sindaco di Cancale è anche direttore di due società ostricole e vede la questione da una prospettiva diametralmente opposta, tanto da sostenere, fra il serio e il faceto, che il vero “inquinamento paesaggistico” è quello di Mont-Saint-Michel.

Via | Le Monde

Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, attivo sul web dal 2000 ha collaborato con numerose testate fra cui L'Unità, Narcomafie, La Nuova Ecologia, Slow Food, Terra, Alp, Ciclismo, Sport Week, Extratorino, Suden e Cinecritica. Fra i suoi libri più noti vi sono "Propaganda Pop", "Giornalismo online", "Giornalismo digitale" e "Storia del ciclismo". Ha co-diretto il documentario "Benvenuto Mister Zimmerman".

Recent Posts

Allarme botulino, altri 4 lotti ritirati dal commercio: gettali subito se li hai acquistati

Ritirati quattro lotti per sospetto rischio botulino: i prodotti, realizzati da un’azienda del Salernitano, non…

1 ora ago

Turismo, cambia tutto: l’Italia torna a viaggiare nella seconda metà di Agosto

Meta Agosto si apre con segnali incoraggianti per il settore turistico italiano, grazie a un…

3 ore ago

In questo Paese organizzano tour turistici per cani: un’idea unica al mondo

Questo paese lancia il primo tour al mondo interamente dedicato ai cani: un itinerario turistico…

4 ore ago

Battuto ogni record: se metti questa pianta in giardino gli insetti non tornano più

Basta mettere questa pianta in giardino per dire addio agli insetti in casa: un trucco…

6 ore ago

Sembrano inutili, ma valgono oro: ecco cosa puoi fare coi cestini della ricotta

Riciclare i cestini della ricotta: soluzioni creative per ridurre sprechi e inquinamento. Idee utili per…

7 ore ago

Offerta lampo, 50% di sconto sull’olio extravergine di oliva: solo qui lo paghi a metà prezzo

L'olio evo a questo prezzo non si è mai visto: scopri questa imperdibile offerta, la…

9 ore ago