
TO GO WITH AFP STORY BY ELLA IDE Plastic and asbestos are left strewn on the sides of an agriculture field near Orta di Atella, southern Italy, on November 14, 2013. Orta di Atella is one of the villages inside the "Terra dei Fuochi" (Land of Fires or Dead Triangle) where the local mafia created hundreds of illegal dumps probably in deals with the industries of northern Italy. The people of the area are fighting against this situation and took part in a demonstration in Naples on November 16 to protest against the illegal dump. Anger is boiling over near Naples after revelations about toxic mafia dumps blamed for rising cancer rates that have prompted accusations the state is ignoring a vast public health crisis. AFP PHOTO/MARIO LAPORTA (Photo credit should read MARIO LAPORTA/AFP/Getty Images)
Dopo il caso di alcuni giorni fa nel pavese, altre due discariche abusive di amianto sono state scoperte in Campania e in Alto Adige. Il fenomeno dello smaltimento abusivo dell’asbesto è dovuto agli alti costi delle operazioni di bonifica e di stoccaggio e chi vuole abbassare i costi della decontaminazione utilizza canali illegali.
A Bolzano, in via Resia, sono stati stoccati ben 200 sacchi contenenti amianto, fra l’altro a pochi metri dai frutteti. Si tratta di centinaia di tonnellate di materiale che dovranno essere esaminate per comprenderne la provenienza e per accertare eventuali responsabilità: innanzitutto occorrerà verificare l’appartenenza del terreno oggetto della discarica e capire chi ordinò di scaricare l’amianto e compattarlo insieme a vetro e altro materiale di scavo.
Secondo il direttore dell’ufficio provinciale rifiuti Giulio Angelucci potrebbe configurarsi il reato penale di omessa bonifica. I rifiuti potrebbero essere stati interrati fra gli anni Settanta e Ottanta.
Decisamente più recente è stato effettuato lo smaltimento abusivo scoperto davanti a una scuola di Giugliano in Campania, in provincia di Napoli. Venerdì scorso, all’ingresso del Quinto Circolo Didattico di Giugliano sono stati rinvenute diverse lastre di amianto coperte da teli speciali. I tecnici dell’Arpac sono intervenuti tempestivamente e, di concerto con gli agenti della Municipale, hanno messo in sicurezza gli ambienti adiacenti all’istituto scolastico.
Il problema delle discariche abusive di amianto e rifiuti tossici è stato più volte denunciato da don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano che da anni denuncia gli interessi delle ecomafie nella Terra dei Fuochi.
Via | Alto Adige | Il Mattino