
Leader of France's far-right National Front (FN) party Marine Le Pen delivers the closing speech of the 15th French far-right National Front (FN) congress, on November 30, 2014 in Lyon. AFP PHOTO / JEAN-PHILIPPE KSIAZEK (Photo credit should read JEAN-PHILIPPE KSIAZEK/AFP/Getty Images)
Una nuova visione della protezione dell’ambiente attraverso un programma di “ecologia nazionalista”. E’ questo l’obiettivo di Marine Le Pen che ha presentato qualche giorno fa il Collectif Nouvelle Ecologie, il braccio verde del Front National. Le Pen ha chiaramente detto anche che vuole “Riabilitare l’immagine di ecologia” in vista delle elezioni presidenziali del 2017.
Marine Le Pen parla di protezionismo intelligente e affida il progetto ecologista a Philippe Murer, economista e docente alla Sorbonne, che ha lavorato con Jacques Sapir. Il programma della neofita ecologista Marine Le Pen parte dall’assunto del Picco del petrolio che porterà al declino di questo idrocarburo a prezzi convenienti e spiegano che per la transizione energetica il Front National punterà sui pannelli solari e auto a idrogeno. Dunque, al centro del progetto troviamo “il protezionismo intelligente” per cui dice Marine Le Pen:
Ne voglio discutere con Cécile Duflot (ministro della Giustizia Territoriale e dell’Alloggiamento nonché del partito Europe Écologie Les Verts) ma bisogna capire una cosa: non è possibile effettuare la transizione energetica nell’Unione europea. Come sostiene Murer va fatta a livello nazionale senza attendere il Santo Graal di un accordo globale.
Philippe Murer, prima di abbracciare il FN ha scritto un libro, La transition énergétique (Mille et une nuits, Aprile 2014), in cui spiega che questa può essere raggiunta attraverso un massiccio investimento, pari a 1500 miliardi di euro ma manovra resa impossibile dall’Unione europea ossessionata dall’ortodossia fiscale di mentalità tedesca.
Spiega Marine Le Pen che non si può essere seriamente ambientalisti se si continuano a firmare accordi europei per incoraggiare il consumo locale o la produzione agricola nazionale. Punto fermo resta il nucleare che garantisce alla Francia l’autonomia energetica. Concordano con l’inutilità dell’aeroporto di Notre-Dame-des-Landes ma favorevoli alla diga di Sivens.
Riassume così l’orientamento di Nouvelle Ecologie Eric Richermoz, 22 anni e numero 2 del Collettivo:
E’ la fine del monopolio insolente di EELV e Sinistra Ecologia. Questo è l’avvento di una “nuova” ecologia “realistica” contro “il totalitarismo” di una “ecologia punitiva”.