A passenger waits for trains, 21 November 2007 in Rome Termini railway station as a general transport strike hit across Italy to protest at cuts in transport sector spending under the government's 2008 budget. AFP PHOTO / VINCENZO PINTO (Photo credit should read VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)
Regioni e Governi hanno negli ultimi anni hanno puntato a rendere sempre più critiche le condizioni di viaggio dei pendolari. Tantissimi i tagli adottati verso il trasporto ferroviario, considerato invece strategico dai cittadini. Treni vecchi, che si rompono spesso, linee non elettrificate, stazioni sprovviste di biglietterie, ritardi e tagli alle risorse: i cittadini sono esasperati e non intendono passare al trasporto su gomma, più lento e più costoso.
Disagi gravissimi per i 45.000 pendolari che usano questa linea ogni giorno e che collega Napoli e l’area nord-occidentale della città. Non ci sono abbastanza treni e quelli in funzione si guastano frequentemente tanto sono vecchi.
Le pessime condizioni di viaggio hanno portato i pendolari a proteste quali gli “scioperi del biglietto” con il moltiplicarsi di azioni legali al fine di ottenere l’indennizzo dei ritardi. La Brebemi invece, resta desolatamente vuota.
E’ una linea lunga 181 km, non elettrificata e a binario unico, con circa 500 al giorno. Nell’ultimo biennio sono stati soppressi 14 treni.
Catanzaro Lido-Lamezia Terme
Situazione drammatica: la linea Catanzaro Lido-Lamezia Terme, lunga 42 km ha un binario unico e con il taglio di circa 10 milioni di Euro da parte della Regione sul Contratto di
Servizio la scorsa estate è stata classificata come tratta a scarso traffico. Ci sono attualmente appena 10 collegamenti al giorno per senso di marcia
Non solo sono aumentati i biglietti in Piemonte, ma dal 2010 a oggi sono state cancellate ben 14 linee: Santhià-Arona, Pinerolo-Torre Pellice, Cuneo-Saluzzo-Savigliano, Cuneo-Mondovì, CevaOrmea, Asti-Castagnole-Alba, Alessandria-Castagnole-Alba, Asti-Casale-Mortara, Asti-Chivasso, Novi-Tortona, Alessandria-Ovada, Vercelli-Casale Monferrato, Novara-Varallo Sesia e Sesto
Calende-Oleggio.
La situazione qui è peggiorata un anno fa con l’entrata in vigore del nuovo orario, giudicati inutili per lavoratori e studenti. I ritardi sono all’ordine del giorno e i 110 km di linea richiedono spesso anche 2 ore e mezza di viaggio.
La linea non elettrificata Campobasso-Isernia-Roma, i ritardi e le biglietterie chiuse a Isernia e Campobasso lasciano a piedi i pendolari.
Su questa linea, la Cremona-Piacenza sono stati soppressi tutti i treni e sostituiti con autobus dalla fine del
2013.
Via | Legambiente
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