Alluvione in Malawi, 176 morti e oltre 200 mila sfollati: si teme il colera

L’alluvione che ha colpito il Malawi e che si sta lentamente spostando verso il Mozambico, lascia dietro di sé 200 mila sfollati e 176 morti, oltre che la completa distruzione di campi e villaggi. Piogge battenti hanno colpito il Paese africano dalla scorsa settimana con una copiosità e violenza mai registrata fino a oggi. Per allontanare lo spettro di una epidemia di colera dovuta alla contaminazione delle acque e dei pozzi a causa della rottura del sistema fognario, le ONG internazionali presenti nel Paese, come UNICEF e MSF hanno già iniziato la costruzione delle latrine per i sopravvissuti.

Racconta Amaury Grégoire, capomissione di MSF in Malawi, attualmente a Nsanje per valutare l’impatto dell’alluvione:

La maggior parte dei territori di Nsanje e East Bank sono sommersi sotto due o tre metri di acqua e questo ha trasformato le ampie pianure dell’area in un enorme lago che ha inghiottito case e ponti. Sebbene siano zone soggette alle alluvioni, gli anziani con cui ho parlato non ricordano un evento di questa entità. Sono stati allestiti diversi campi per le persone che hanno perso le proprie case, ma la maggior parte di loro ha trovato rifugio da amici o parenti. Le piccole case di fango che hanno resistito all’alluvione sono molto affollate e, con la maggior parte dei pozzi contaminati dall’alluvione, le persone vivono in condizioni igieniche del tutto precarie.

Al momento solo alcune ONG internazionali, come l’UNICEF e MSF sono presenti per sviluppare i primi aiuti tra mille difficoltà. Il sud del paese è ancora isolato con circa 20 mila persone che necessitano di prima assistenza. E’ da un anno che il Malawi è stato tagliato fuori dagli aiuti internazionali di 40 Paesi a causa della corruzione

L’alluvione in Malawi senza aiuti internazionali

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Via | Al Jazeera, Medici senza frontiere
Foto copertina | WFP

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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