Negli ultimi decenni gli eventi meteorologici estremi nell’emisfero nord sono cresciuti in modo drammatico: come si puo’ vedere dal grafico in fondo alla pagina, il numero di grandi alluvioni, cicloni, periodi di siccita’ e incendi e’ triplicato negli ultimi 35 anni (gli eventi geofisici, come vulcani e terremoti sono invece rimasti pressoche’ costanti).
Evidenze crescenti mostrano che questi fenomeni durano anche piu’ a lungo, cioe’ restano piu’ a lungo confinati in determinate zone, aggravando quindi i danni. Lo si e’ visto ad esempio con le ondate di gelo che hanno colpito il Nord America lo scorso anno.
Secondo uno studio recente di Francis e Vavrus, cio’ e’ dovuto ad un indebolimento della corrente a getto e all’aumento della sua sinuosita’ nell’emisfero boreale. Questo fa si’ che le configurazioni meteo diventano piu’ persistenti in una data localita’.
Secondo gli autori dell’articolo, esiste una chiara correlazione tra l’indebolimento della corrente a getto e il riscaldamento dell’ Artico.
Non sono solo gli scienziati a preoccuparsi degli eventi meteo estremi. Il grafico qui sotto non e’ stato prodotto dall’IPCC o dalla NOAA, ma da assicuratori di proprieta’ immobiliari di Monaco di Baviera. Forse i climatologi hanno trovato dei nuovi alleati insospettati.
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