Si terrà il 10 aprile al Palazzo Vecchio di Firenze una conferenza per fare il punto su un problema che riguarda 2400 scuole sul territorio nazionale: quello dell’amianto, materiale utilizzato per anni nell’edilizia pubblica e privata. Secondo l’Osservatorio nazionale amianto, organizzatore della conferenza, i materiali contenenti amianto rappresentano una fonte di rischio per la salute di 350mila alunni e di 50mila dipendenti del Ministero dell’Istruzione, senza considerare gli altri edifici pubblici e le università (per esempio quella di Torino, della quale abbiamo segnalato in passato alcuni decessi dovuti al mesotelioma pleurico).
Le indagini epidemiologiche hanno messo in luce decine di casi di mesotelioma e di altre patologie asbesto-correlate fra ex docenti e personale non docente che hanno spinto l’Ona a chiedere le bonifiche: ci sono i casi della Falcone di Roma e della Da Vinci di Firenze, dove gli alunni convivono con cartelli e avvisi che vietano di appendere chiodi, graffiare pareti, chiudere porte e finestre e persino spostare banchi, sedie e cattedre che potrebbero provocare la caduta di materiale contenente fibre di amianto.
Nella scuola fiorentina la prima denuncia di presenza di amianto venne fatta nel 1997: diciotto anni dopo la struttura che ospita i ragazzi del Biennio è ancora in piedi, non bonificata, più vecchia e, naturalmente, più pericolosa. Qualcosa si sta muovendo: lo scorso anno il Comune è intervenuto per rimuovere il tetto e il controsoffitto, ma molto resta da fare e il prossimo passo dell’Ona sarà l’istituzione di controlli sanitari su tutti coloro che hanno frequentato il Leonardo Da Vinci e gli altri siti contaminati.
Via | Ansa
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