Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, durante la messa pasquale celebrata nello stabilimento dell’Ilva di Taranto ha promesso che l’80% delle prescrizioni Aia (Autorizzazione integrata ambientale) dovranno essere adottate entro agosto 2015, mentre l’intero piano ambientale dovrà essere realizzato entro la deadline del 4 agosto 2016.
Si parte e per finanziare il piano ci saranno 400 milioni di euro garantiti dallo Stato, 150 milioni da Fitecna e un miliardo e 200 milioni di euro sequestrati alla famiglia Riva. Il decreto che dà il via all’operazione porta le firme di Galletti e dei ministri Padoan (Economia) e Guidi (Sviluppo Economico).
Galletti ha spiegato di essere andato a Taranto per confermare una presenza forte del Governo a fianco dei tarantini:
Taranto ha bisogno dell’Ilva e l’Ilva ha bisogno di un piano di ambientalizzazione che la metta in sicurezza. Questa è la grande sfida che abbiamo davanti: conciliare l’industria col rispetto dell’ambiente. Ce l’abbiamo a Taranto e in tante altre parti d’Italia. Oggi i cittadini non sono più disposti a scambiare il valore del lavoro con il rispetto dell’ambiente. Questi due valori devono andare di pari passo e devono trovare una convivenza l’uno con l’altro.
Monsignor Filippo Santoro che ha officiato la messa ha parlato di “speranza ragionevole” e ha chiesto al Governo che alle promesse seguano i fatti. Attualmente numerosi impianti dell’area a caldo dell’Ilva sono inattivi a causa dei lavori di ristrutturazione previsti dall’Aia (Autorizzazione integrata ambientale). Lo stop all’Altoforno 5 (il più grande d’Europa) e all’Acciaieria 1 ha aumentato la platea dei lavoratori con contratto di solidarietà che raggiungeranno il picco massimo a giugno, quando saranno ben 3178 i lavoratori coinvolti.
Via | Ansa
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