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Botti e animali, il lato oscuro dei fuochi d’artificio

[blogo-video id=”158292″ title=”Fuochi artificiali a Capodanno e animali in casa”]

Tutti gli anni, nei giorni che precedono il Capodanno, vengono avviate delle campagne per evitare l’inutile strage di animali che, spaventati dai botti, muoiono per lo spavento provocato dalle esplosioni. Sono circa 5000 le vittime che ogni anno vengono conteggiate fra San Silvestro e Capodanno. Ieri sera, però, a Grugliasco, un comune alle porte di Torino, i fuochi d’artificio che hanno chiuso la festa del palio cittadino hanno fatto due vittime al Centro animali non convenzionali che si trova proprio nel comune dell’hinterland torinese.

Una delle vittime è stato un cucciolo di cinghiale trovato poche ore a Pino Torinese, l’altro un cucciolo di cerbiatto nato solamente pochi giorni fa e “adottato” da una femmina di capriolo dopo la morte della madre. Era uno dei cuccioli più piccoli e fragili e non è riuscito a superare la paura.

Molti animali si sono feriti agitandosi per la paura all’interno delle gabbie. Una situazione definita “incontrollabile” dal direttore del Canc Giuseppe Quaranta.

Gli animali ospiti del centro universitario sono 110. I responsabili del centro non sono stati avvisati: se l’amministrazione li avesse avvisati dei festeggiamenti con i botti avrebbero potuto quantomeno chiudere le finestre o – come fanno a Capodanno – ovattare l’ambiente con delle coperte, evitando gli spaventi fatali agli animali.

PESSIME NOTIZIE….ieri sera è stato fatto vicino al Comprensorio uno spettacolo pirotecnico che ha mandato in tilt…

Posted by C.A.N.C. – Centro Animali Non Convenzionali di Torino on Lunedì 8 giugno 2015

Per il sindaco di Gugliasco, Roberto Montà, è “strano” che al Canc non sapessero nulla dei fuochi d’artificio che “ci sono da sempre e sono stati pubblicizzati ovunque”. Per lui la festa resta un diritto della cittadinanza.

Via | Repubblica

Foto | Facebook

Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, attivo sul web dal 2000 ha collaborato con numerose testate fra cui L'Unità, Narcomafie, La Nuova Ecologia, Slow Food, Terra, Alp, Ciclismo, Sport Week, Extratorino, Suden e Cinecritica. Fra i suoi libri più noti vi sono "Propaganda Pop", "Giornalismo online", "Giornalismo digitale" e "Storia del ciclismo". Ha co-diretto il documentario "Benvenuto Mister Zimmerman".

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