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Elefanti rossi del Kenya salvi anche grazie a Hollywood

Finalmente una buona notizia arriva dall’Africa, in particolare dal parco di Tsavo, che si trova nel Sud-Est del Kenya ed è famoso per il suo alesaggio incontaminato, la sua terra rossa e i suoi animali, tra i quali gli elefanti, definiti “rossi” proprio perché sporchi della particolare terra del parco. Ebbene quest’anno nessuno degli elefanti è stato ucciso dai bracconieri.

Il merito è della grande attenzione che organizzazioni per la protezione della fauna selvatica come Tsavo Trust hanno attirato in questi ultimi anni, coinvolgendo anche star del cinema internazionale, grazie al cui interesse è stata lanciata una campagna per l’approvazione di una legge che proibisce a chiunque di vendere, importare o possedere con l’intento di venderli prodotti di avorio, avorio, corna di rinoceronti e derivati. Inoltre sono stati raccolti i soldi per installare videocamere e sensori in alcuni punti strategici del parco, in modo da individuare eventuali bracconieri, che solitamente sono disposti a tutto, anche a mettere in pericolo se stessi, per ottenere le zanne degli elefanti.

Tutto è cominciato con Satao, un elefante di 45 anni che l’anno scorso è stato avvelenato dai bracconieri che lo hanno deturpato per strappargli le zanne. Tsavo Trust ha diffuso la notizia e ha svegliato le coscienze, dando il via a questa campagna grazie alla quale quest’anno è possibile non registrare neanche una morte tra gli elefanti del parco a causa del bracconaggio.
Tra gli anni ’60 e gli anni ’80 il numero di esemplari di elefanti nel parco di Tsavo era precipitato da 35mila ad appena 6mila, e anche negli ultimi tre anni si sono registrate 1500 morti per colpa dei bracconieri. Quest’anno finalmente la tendenza si è invertita e gli elefanti stanno bene, ma non bisogna abbassare la guardia, perché sono ancora una specie a rischio e Paesi come Kenya e Camerun continuano a registrare centinaia di perdite ogni anno, nonostante il trattato internazionale che fin dal 1989 vieta il commercio dell’avorio.

Lucia Resta

Giornalista professionista appassionata di sport fin da bambina, Lucia Resta ha sperimentato un po' tutti settori del giornalismo occupandosi anche di politica, cronaca, cultura e spettacolo per testate come La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Giornale, Radio News Network (che realizza i notiziari per RMC e 105), ApCom, e di fisco per giornali online specializzati. Ha lavorato per alcune web agency e attualmente si occupa di marketing online e della gestione della piattaforma di e-learning per Leconte Editore. Fa parte del duo di blogger Le Commari ed è proprietaria del web-zine Milady Magazine. Ha un master in Marketing e Comunicazione pubblica e d'Impresa e una specializzazione in Learning Object Design. Per Blogo scrive di sport (tutti!), fa parte della redazione all news ed è specializzata nel liveblogging.

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