
SIEM REAP, CAMBODIA - JULY 02: A mine detection rat is given banana as a reward after successfully identifying an inactive mine on July 2, 2015 in Siem Reap, Cambodia. The Cambodian Mine Action Center (CMAC) working with the Belgian NGO APOPO has recently begun testing the feasability of using large mine detection rats from Tanzania to help clear fields of mines and unexploded ordnance in one of the most bombed and mined countries in the world. (Photo by Taylor Weidman/Getty Images)
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Al CMAC, il Centro Anti-Mine Cambogiano, sono arrivati dei nuovi sminatori che pesano meno di un chilo e mezzo e fanno in 20 minuti il lavoro che a un uomo richiederebbe cinque giorni.
Sono i ratti africani che la Ong belga APOPO ha deciso di portare in Asia, dopo i brillanti successi ottenuti in Mozambico e Angola. Alcuni giorni fa dieci ratti giganti sono arrivati al CMAC di Siem Reap e stanno affrontando una fase di test, per capire come possano reagire al clima cambogiano.
Due membri del personale cambogiano sono stati addestrati in Tanzania, dove la ong prepara i topi che, in Africa, nel corso degli ultimi quattro anni, hanno fiutato migliaia di mine e ordigni inesplosi. Ma non solo. Oltre a identificare con il loro finissimo olfatto il TNT nel terreno, i ratti riescono addirittura a rilevare la presenza della tubercolosi dall’odore dell’espettorato infetto.
La Cambogia resta uno dei Paesi più minati al mondo e lo straordinario potere olfattivo dei topi potrebbe essere risolutivo e salvare molte vite umane, senza che alcun animale sia sacrifcato.
Come detto i ratti pesano meno di 1,5 kg e perché la pressione inneschi questo tipo di esplosivi ci vuole un peso di tre volte almeno superiore. Infatti, a oggi, nessuno dei ratti utilizzati nelle attività di sminamento è rimasto ferito o ucciso nei campi minati.
VBia | Khmer Times