
TO GO WITH Japan-nuclear-environment-energy,FOCUS by Natsuko Fukue This photo taken on July 17, 2015 shows black bags of contaminated earth piled beside the road in the village of Iitate in Fukushima prefecture. Iitate is significant because Japan's government did not order its evacuation until more than a month after the Fukushima nuclear accident began, but post-facto modelling of the radiation plume showed Iitate was right in its path. AFP PHOTO / TOSHIFUMI KITAMURA (Photo credit should read TOSHIFUMI KITAMURA/AFP/Getty Images)
Sono passati quattro anni dall’incidente nucleare a Fukushima, in Giappone, e in molte zone contaminate potrebbero tornare presto alla normalità: il prossimo 5 settembre infatti l’ordine di evacuazione da molte città, come ad esempio Narasha, verrà tolto definitivamente e la gente potrà ritornare nelle proprie case.
Molti però restano scettici. Secondo quanto riporta Askanews nella zona contaminata infatti i sacchi neri per la decontaminazione continuano ad accumularsi in attesa di essere distrutti. Gli attivisti di Greenpeace misurano il tasso di radioattività sul terreno, rilevando che per loro i rischi restano ancora alti. Per questo hanno invitato il governo giapponese a rinviare la revoca di evacuazione e a impedire il rientro della popolazione nella zona ancora contaminata.