Gli esperti avevano già lanciato l’allarme e 500 scienziati di 40 paesi hanno inviato una lettera aperta alle autorità egiziane, nella speranza che si valutasse con attenzione l’impatto ambientale dell’allargamento del canale di Suez. Tutto inutile: l’opera faraonica verrà inaugurata in Egitto oggi.
Un aspetto che non si è però preso in considerazione riguarda le possibili conseguenze per il mare Mediterraneo. In particolare, fanno paura le meduse giganti che già popolano abbondantemente le acque del mar Rosso e che, adesso, con l’allargamento, si teme possano avere la strada spianata fino alle nostre coste.
Creature giganti e urticanti, che possono arrivare a mezzo metro di diametro per un peso di cinquanta chili. A far paura è soprattutto la Rhopilema Nomadica: urticante, ma non velenosa, che può comunque causare gravi ustioni. Già adesso si può trovare nel Mediterraneo, in particolare lungo le coste di Israele, dove è arrivata in seguito alla prima apertura del canale di Suez. L’allargamento di quel canale fa temere che possano espandersi anche oltre.
Il loro numero è infatti destinato ad aumentare, anche per via del riscaldamento globale, che negli ultimi anni ha fatto registra una presenza sempre più massiccia delle meduse. La Commissione Europea ha fatto sapere di essere “consapevole del rischio e dei potenziali impatti che l’allargamento del canale di Suez” potrebbe avere. Adesso si attendono le contromisure per evitare che invadano i nostri mari.
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