Garbage is piled in temporary dump in the area of Karantina in the Lebanese capital Beirut on September 14, 2015. Garbage has built up in Beirut and its environs after the closure of Lebanon's largest landfillt. The crisis sparked angry protests that initially focused on waste management but grew to encompass frustrations with water and electricity shortages and Lebanon's chronically divided political class. . AFP PHOTO / JOSEPH EID (Photo credit should read JOSEPH EID/AFP/Getty Images)
Quattro milioni di abitanti e un milione di profughi. Dall’inizio della crisi siriana il Libano è un paese nel pieno dell’emergenza e a quella dei rifugiati politici si è aggiunta negli ultimi mesi quella causata dalla saturazione della discarica di Karantina, situata nella parte settentrionale della capitale Beirut, non lontano dalle zone più glamour della città.
Lo scenario è apocalittico: montagne di rifiuti imputridiscono al sole, dopo che la discarica principale della capitale libanese ha esaurito la sua capacità massima costringendo la compagnia privata di raccolta dei rifiuti a sospendere le attività nella capitale. I rifiuti hanno ricominciato ad ammucchiarsi nei quartieri residenziali di Beirut così come nelle periferie.
Gli abitanti sono esasperati: “Le materie organiche fermentano, liberando odori nauseabondi e moltiplicando i batteri che si propagano in giro, causando infezioni intestinali”, spiega un addetto ai sistemi di riciclaggio. Anche i proprietari di attività commerciali sono stati penalizzati dall’odore nauseabondo provenienti dai mucchi d’immondizia e dagli insetti che prolificano.
[related layout=”big” permalink=”https://ecoblog.lndo.site/post/72783/trashed-viaggio-al-termine-dei-rifiuti”][/related]
Nello scorso luglio violente proteste di piazza contro l’incapacità e la corruzione del governo avevano provocato decine di feriti a Beirut, minacciando la stabilità del governo, una fragile coalizione tra partiti sunniti e sciiti, paralizzata dalle rivalità interne anche a causa dal conflitto siriano. La polizia aveva dovuto fare ricorso a idranti e gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti che chiedevano al governo di trovare una soluzione al problema dei rifiuti abbandonati in strada da settimane a causa del mancato accordo relativo a nuove discariche di smaltimento.
Via | Askanews
Approvato alla Camera il decreto che modifica il calcolo dell’acconto Irpef 2025. Esentati i pensionati…
D’estate aumentano i casi di infezioni da condizionatori trascurati. Filtri sporchi e manutenzione assente possono…
Le fette biscottate sono un’abitudine comune a colazione, ma possono contenere zuccheri nascosti e pochi…
Nel 2025 i costi per una giornata in spiaggia crescono in molte zone d’Italia: il…
Non serve attraversare continenti per ammirare un paesaggio desertico spettacolare: a solo un'ora dalla capitale…
A luglio 2025 scatta la sospensione dell’Assegno di Inclusione per chi ha iniziato a percepirlo…