A general view shows the 13th century citadel of the northern embattled Syrian city of Aleppo covered in snow on January 4, 2016. AFP PHOTO / KARAM AL-MASRI / AFP / KARAM AL-MASRI (Photo credit should read KARAM AL-MASRI/AFP/Getty Images)
[blogo-video id=”161393″ title=”Siria, il freddo inverno di Aleppo” content=”” provider=”askanews” image_url=”http://engine.mperience.net/cdn/static/img/tmnews/20160108_video_19074747.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”20160108_video_19074747″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTYxMzkzJyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PHNjcmlwdCB0eXBlPSJ0ZXh0L2phdmFzY3JpcHQiIHNyYz0iaHR0cDovL2VuZ2luZS5tcGVyaWVuY2UubmV0L0VuZ2luZVdpZGdldC9zY3JpcHRzL3dpZGdldF8xIj48L3NjcmlwdD48ZGl2IGNsYXNzPSJtcGVfd2lkZ2V0IiBkYXRhLW1wZT0ndHlwZT1wbGF5ZXJ8YXBwSWQ9MTl8dGFyZ2V0SWQ9MjAxNjAxMDhfdmlkZW9fMTkwNzQ3NDd8cGxheWVyT3B0aW9ucz17ImF1dG9wbGF5Ijoibm9uZSIsImFkdlVSTCI6Imh0dHA6Ly9vYXMucG9wdWxpc2VuZ2FnZS5jb20vMi92aWRlby5ibG9nby5pdC9hc2thbmV3cy9wbGF5ZXJAeDUwIiwidXNlSW1hU0RLIjp0cnVlfSc+PC9kaXY+PHN0eWxlPiNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18xNjEzOTN7cG9zaXRpb246IHJlbGF0aXZlO3BhZGRpbmctYm90dG9tOiA1Ni4yNSU7aGVpZ2h0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7b3ZlcmZsb3c6IGhpZGRlbjt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O30gI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE2MTM5MyAuYnJpZCwgI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE2MTM5MyBpZnJhbWUge3Bvc2l0aW9uOiBhYnNvbHV0ZSAhaW1wb3J0YW50O3RvcDogMCAhaW1wb3J0YW50OyBsZWZ0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDtoZWlnaHQ6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9PC9zdHlsZT48L2Rpdj4=”]
È il quinto inverno di guerra per i siriani e le condizioni di vita dei suoi abitanti sono progressivamente peggiorate in questi anni, fra mancanza di cibo, acqua e corrente elettrica. In questi giorni freddo, pioggia e neve hanno reso ancora più critica la situazione degli abitanti di Aleppo, la principale città del Nord del Paese, una delle più martoriate dai bombardamenti.
Nelle strade di questa antica città, dove molti palazzi sono ridotti in macerie, le persone si affollano alla ricerca di carburante, un bene divenuto sempre più prezioso e sempre più difficile da reperire.
Alcune persone, come Ahmad Merei, devono arrangiarsi bruciando legna recuperata da vecchi mobili. È successo in passato anche in Grecia, con un aumento dell’inquinamento atmosferico non trascurabile. Kamel Hajj Mohamed vende il carburante per strada: “È davvero pericoloso venderlo qui, perché siamo un obiettivo, distruggono ogni cosa e ci mettono in pericolo. Inoltre il prezzo del petrolio è esorbitante” racconta nel video d’apertura.
[blogo-gallery id=”161399″ layout=”photostory”]
Via | Askanews
Una maxi discarica di rifiuti tossici sepolti che avrebbero contaminato le acque: nove persone sono…
Previsto un nuovo bonus bollette per il 2026, destinato a 4,5 milioni di famiglie, ma…
Il gadget in promo d'Action permette di conoscere le previsioni del tempo in pochi minuti:…
Basta un ingrediente naturale e un gesto semplice per neutralizzare gli odori senza usare spray…
La batteria dell'auto tende a cedere in inverno, ma esiste un trucco usato dai meccanici…
In un contesto globale segnato dalla necessità di ridurre l’impatto ambientale, un modello innovativo permette di…