SOUTH MONTROSE, PA - JANUARY 18: Men with Cabot Oil and Gas work on a natural gas valve at a hydraulic fracturing site on January 18, 2012 in South Montrose, Pennsylvania. Hydraulic fracturing, also known as fracking, stimulates gas production by injecting wells with high volumes of chemical-laced water in order to free-up pockets of natural gas below. The process is controversial with critics saying it could poison water supplies, while the natural-gas industry says it's been used safely for decades. While New York State has yet to decide whether to allow fracking, economically struggling Binghamton has passed a drilling ban which prohibits any exploration or extraction of natural gas in the city for the next two years. The Marcellus Shale Gas Feld extends through parts of New York State, Pennsylvania, Ohio and West Virginia and could hold up to 500 trillion cubic feet of natural gas. (Photo by Spencer Platt/Getty Images)
La correlazione fra la pratica del fracking e i terremoti e una delle ragioni della lotta degli ambientalisti contro l’estrazione del gas scisto grazie alla fratturazione idraulica. Per gli abitanti dell’Oklahoma i sismi sono diventati famigliari proprio da quando si è iniziato a estrarre il gas scisto con questa tecnica. Il 6 gennaio 2016 due scosse di magnitudo 4,7 e 4,8 hanno fatto tremare la terra nella regione più settentrionale di questo Stato. Nel corso del 2015 l’Oklahoma ha registrato 900 terremoti di magnitudo prossima al grado 3, vale a dire due casi e mezzo per giorno.
Per il 2016 le previsioni sono poco confortanti: secondo il National Earthquake Information Center di Golden, in Colorado, verranno superati i mille sismi.
Fra il 1973 e il 2008 erano stati registrati 21 sismi di magnitudo 3 in questa regione centrale del Paese, ma dal 2008 i casi sono aumentati esponenzialmente, proprio con il moltiplicarsi degli impianti che compiono la fratturazione idraulica. Il settore petrolifero rappresenta il 20% dell’impiego in Oklahoma e due terzi dei nuovi impieghi creati dopo il 2010 sono attribuibili alla fratturazione idraulica.
Per estrarre un barile di petrolio è necessario iniettare – mediamente – dieci barili di acqua. Oltre ai terremoti le conseguenze riguardano anche la potabilità dell’acqua visto che alcuni prodotti chimici vengono utilizzati nelle operazioni di fratturazione idraulica.
Secondo quando affermato da Bloomberg, l’Oklahoma Geological Survey avrebbe subito pressioni dalle società petrolifere per non rendere pubblica la correlazione fra il fracking e i terremoti. Inoltre l’ente regolatore del settore, l’Oklahoma Corporation Commission, non ha fatto abbastanza, limitandosi a limitare i nuovi pozzi per far fronte alle proteste della popolazione dello Stato.
Secondo Daniel McNamara, geologo del National Earthquake Information Center intervistato dal New York Times, esiste una forte possibilità che l’Oklahoma debba confrontarsi con una forte scossa, nell’ordine di magnitudo 6.
L’Oklahoma non è il solo Stato ad avere registrato terremoti connessi al fracking: fenomeni analoghi si sono infatti verificati in California, North Dakota e Texas.
Via | Le Monde | New York Times
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