[blogo-video id=”162111″ title=”Il macello di Vigan” content=”” provider=”askanews” image_url=”http://engine.mperience.net/cdn/static/img/tmnews/20160223_video_14163748.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”20160223_video_14163748″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTYyMTExJyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PHNjcmlwdCB0eXBlPSJ0ZXh0L2phdmFzY3JpcHQiIHNyYz0iaHR0cDovL2VuZ2luZS5tcGVyaWVuY2UubmV0L0VuZ2luZVdpZGdldC9zY3JpcHRzL3dpZGdldF8xIj48L3NjcmlwdD48ZGl2IGNsYXNzPSJtcGVfd2lkZ2V0IiBkYXRhLW1wZT0ndHlwZT1wbGF5ZXJ8YXBwSWQ9MTl8dGFyZ2V0SWQ9MjAxNjAyMjNfdmlkZW9fMTQxNjM3NDh8cGxheWVyT3B0aW9ucz17ImF1dG9wbGF5Ijoibm9uZSIsImFkdlVSTCI6Imh0dHA6Ly9vYXMucG9wdWxpc2VuZ2FnZS5jb20vMi92aWRlby5ibG9nby5pdC9hc2thbmV3cy9wbGF5ZXJAeDUwIiwidXNlSW1hU0RLIjp0cnVlfSc+PC9kaXY+PHN0eWxlPiNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18xNjIxMTF7cG9zaXRpb246IHJlbGF0aXZlO3BhZGRpbmctYm90dG9tOiA1Ni4yNSU7aGVpZ2h0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7b3ZlcmZsb3c6IGhpZGRlbjt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O30gI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE2MjExMSAuYnJpZCwgI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE2MjExMSBpZnJhbWUge3Bvc2l0aW9uOiBhYnNvbHV0ZSAhaW1wb3J0YW50O3RvcDogMCAhaW1wb3J0YW50OyBsZWZ0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDtoZWlnaHQ6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9PC9zdHlsZT48L2Rpdj4=”]
venerdì 26 febbraio –Il macello “certificato biologico” a Le Vigan, nel sud della Francia, le cui pratiche crudeli sono state denunciate negli scorsi giorni con un video dall’associazione animalista francese L214 , è stato chiuso. Roland Canayer, presidente dell’associazione dei comuni locale, si è detto scioccato dalle immagini circolate in internet: “La decisione è stata di chiudere il macello il giorno seguente e il personale è stato sospeso fino all’avanzamento dell’inchiesta”.
Il gruppo animalista aveva già denunciato nell’ottobre del 2015 un “mattatoio degli orrori” ad Alès. Anche se la maggior parte degli allevatori ha espresso la propria riprovazione per quanto documentato dal video, non mancano le voci che dissentono, come quella dell’allevatore Remi Leenhard: “All’inizio è stato Ales. Ora Vigan. E dopo questo ci saranno altri macelli. Questa organizzazione ha un obiettivo preciso: far chiudere i macelli”.
martedì 23 febbraio – L’associazione animalista francese L214 ha diffuso quest’oggi un video che mostra i maltrattamenti inflitti agli animali nel macello certificato come biologico a Vigan e ha annunciato di avere sporto denuncia.
Le immagini mostrano agnelli lanciati violentemente, maiali appesi vivi e altri animali da allevamento colpiti ripetutamente con scariche elettriche. Nel video che dura circa quattro minuti e mezzo si vede un operaio del macello divertirsi a infliggere scariche elettriche e in un altro frangente si sentono delle risate che accompagnano le sevizie inflitte agli animali ancora vivi.
L214 ha denunciato “scene intollerabili che violano le regole e causano ingenti sofferenze agli animali”. Una denuncia è stata presentata al Procuratore della Repubblica di Alès.
Il macello di Vigan è certificato “bio” e lavora a filiera corta. Sulla scia di questo video L214 ha chiesto una commissione d’inchiesta parlamentare sui metodi di abbattimento nei macelli francesi.
A presentare il video è Nili Hadida, cantante del gruppo Lilly Wood and the Prick.
Via | L’Est éclair
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