[blogo-video id=”162564″ title=”L’Alveare che dice sì” content=”” provider=”askanews” image_url=”http://engine.mperience.net/cdn/static/img/tmnews/20160319_video_11533510.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”20160319_video_11533510″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTYyNTY0JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PHNjcmlwdCB0eXBlPSJ0ZXh0L2phdmFzY3JpcHQiIHNyYz0iaHR0cDovL2VuZ2luZS5tcGVyaWVuY2UubmV0L0VuZ2luZVdpZGdldC9zY3JpcHRzL3dpZGdldF8xIj48L3NjcmlwdD48ZGl2IGNsYXNzPSJtcGVfd2lkZ2V0IiBkYXRhLW1wZT0ndHlwZT1wbGF5ZXJ8YXBwSWQ9MTl8dGFyZ2V0SWQ9MjAxNjAzMTlfdmlkZW9fMTE1MzM1MTB8cGxheWVyT3B0aW9ucz17ImF1dG9wbGF5Ijoibm9uZSIsImFkdlVSTCI6Imh0dHA6Ly9vYXMucG9wdWxpc2VuZ2FnZS5jb20vMi92aWRlby5ibG9nby5pdC9hc2thbmV3cy9wbGF5ZXJAeDUwIiwidXNlSW1hU0RLIjp0cnVlfSc+PC9kaXY+PHN0eWxlPiNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18xNjI1NjR7cG9zaXRpb246IHJlbGF0aXZlO3BhZGRpbmctYm90dG9tOiA1Ni4yNSU7aGVpZ2h0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7b3ZlcmZsb3c6IGhpZGRlbjt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O30gI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE2MjU2NCAuYnJpZCwgI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE2MjU2NCBpZnJhbWUge3Bvc2l0aW9uOiBhYnNvbHV0ZSAhaW1wb3J0YW50O3RvcDogMCAhaW1wb3J0YW50OyBsZWZ0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDtoZWlnaHQ6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9PC9zdHlsZT48L2Rpdj4=”]
È stato presentato nell’ambito della fiera Fa la cosa giusta il social network dei gruppi d’acquisto L’Alveare che dice Sì!, un social network che consente di vendere e comprare prodotti freschi e di qualità grazie a Internet e alla sharing economy e che favorisce la filiera corta e i gruppi d’acquisto.
Questa nuova piattaforma online rende più efficiente la distribuzione dei prodotti locali:
“L’innovazione di L’Alveare che dice Sì! non è reinventare la filiera corta ma spingerla a prenderla e dare i mezzi alla filiera corta di diventare virale ed arrivare in ogni quartiere della città. Quali sono i pilastri? La parte tecnologica con internet. La seconda innovazione è la sharing economy applicata alla filiera corta”,
spiega Eugenio Sapora, ceo della start up.
In Francia questo modello di distribuzione a km zero conta già 650 alveari, mentre in Italia sono 30, distribuiti su tutto il territorio. La produzione locale si riunisce in alveari che raggruppano le imprese agricole in un raggio di 250 km; i consumatori si registrano e acquistano tramite la piattaforma ciò che desiderano e lo vanno a ritirare dalle mani dei produttori.
Via | Askanews
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