Categories: news

Nel 2015 uccisi 185 ambientalisti

[blogo-video id=”164309″ title=”Nel 2015 uccisi 185 ambientalisti” content=”” provider=”youtube” image_url=”https://media.ecoblog.it/b/bb7/maxresdefault-jpg.png” thumb_maxres=”1″ url=”https://www.youtube.com/watch?v=lQnFka1CcKo” embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTY0MzA5JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSB3aWR0aD0iNTAwIiBoZWlnaHQ9IjI4MSIgc3JjPSJodHRwczovL3d3dy55b3V0dWJlLmNvbS9lbWJlZC9sUW5Ga2ExQ2NLbz9mZWF0dXJlPW9lbWJlZCIgZnJhbWVib3JkZXI9IjAiIGFsbG93ZnVsbHNjcmVlbj48L2lmcmFtZT48c3R5bGU+I21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE2NDMwOXtwb3NpdGlvbjogcmVsYXRpdmU7cGFkZGluZy1ib3R0b206IDU2LjI1JTtoZWlnaHQ6IDAgIWltcG9ydGFudDtvdmVyZmxvdzogaGlkZGVuO3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fSAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTY0MzA5IC5icmlkLCAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTY0MzA5IGlmcmFtZSB7cG9zaXRpb246IGFic29sdXRlICFpbXBvcnRhbnQ7dG9wOiAwICFpbXBvcnRhbnQ7IGxlZnQ6IDAgIWltcG9ydGFudDt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O2hlaWdodDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O308L3N0eWxlPjwvZGl2Pg==”]

Sono 185 gli ambientalisti uccisi nel 2015. Un anno nero per i difensori dell’ambiente, tanto più se si pensa all’assunzione di responsabilità – quantomeno di facciata – delle nazioni che hanno siglato l’accordo della Cop21 di Parigi e all’enciclica papale Laudato Si’.

Proprio nell’anno in cui si è più parlato di ambiente e di cambiamenti climatici, il numero degli ambientalisti uccisi dalle ecomafie e dai poteri forti è aumentato a dismisura rispetto al passato recente: 185 morti.

L’escalation è evidente: nel 2013 le vittime furono 92 e nel 2014 116. In appena due anni la cifra è raddoppiata.

Per gli ambientalisti e per le popolazioni indigene che lottano per la salvaguardia del proprio territorio, delle foreste e dei corsi d’acqua il 2015 è stato un anno da incubo.

[blogo-gallery id=”162339″ layout=”photostory”]

Le cifre sono quelle del rapporto On Dangerous Ground stilato dall’ong Global Witness, specializzata nelle denunce di conflitti, corruzioni e violazioni dei diritti dell’uomo associati allo sfruttamento di risorse naturali.

Gli assassinii sono stati compiuti in 16 Paesi. A fare la parte del leone in questa poco onorevole classifica è il Brasile con 50 omicidi compiuti nel 2015. A seguire ci sono le Filippine (33 morti), la Colombia (26), il Peru e il Nicaragua (12), la Repubblica Democratica del Congo (11), il Guatemala (10) e l’Honduras (8), paese in cui è stata assassinata, all’interno della propria abitazione, nello scorso mese di marzo, l’attivista Berta Caceres.

[related layout=”big” permalink=”https://ecoblog.lndo.site/post/162312/honduras-berta-caceres”][/related]

I numeri sono da brivido: un omicidio ogni due giorni.

Naturalmente i membri di Global Witness sottolineano come si tratti di cifre su casi documentati e verificati, ma il numero potrebbe essere molto più elevato.

Nella maggior parte dei casi gli omicidi avvengono in conflitti associati all’estrazione mineraria, al bracconaggio, alle attività agro-industriali, forestali e idroelettrica.

Gli autori di questi omicidi sono perlopiù miliziani di gruppi paramilitari (16 casi documentati), membri dell’esercito (13), della polizia (11) o di servizi di sicurezza privati (11).

Da una parte i difensori dei beni comuni, dall’altra quelli degli interessi privati. Le popolazioni indigene sono le più vulnerabili: il 40% delle vittime del 2015 apparteneva a comunità indigene.

Nell’Amazzonia brasiliana si stanno raggiungendo livelli di violenza senza precedenti.L’80% della legna proveniente dal Brasile è sfruttata illegalmente e alimenta un quarto dei tagli illegali fatti in tutto il mondo. Molte delle vittime brasiliane appartengono proprio a quelle comunità che si battono contro questo tipo di sfruttamento.

Via | Le Monde | Global Witness

Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, attivo sul web dal 2000 ha collaborato con numerose testate fra cui L'Unità, Narcomafie, La Nuova Ecologia, Slow Food, Terra, Alp, Ciclismo, Sport Week, Extratorino, Suden e Cinecritica. Fra i suoi libri più noti vi sono "Propaganda Pop", "Giornalismo online", "Giornalismo digitale" e "Storia del ciclismo". Ha co-diretto il documentario "Benvenuto Mister Zimmerman".

Recent Posts

Il tuo cane ti salta addosso quando rientri? Ecco il significato nascosto che in pochi conoscono

Dietro quel gesto apparentemente gioioso si nascondono emozioni diverse: come interpretarlo e come reagire Quando…

10 minuti ago

Le spugne da cucina non sono tutte uguali: ogni colore ha una funzione diversa

Le spugne da cucina hanno funzioni diverse in base al colore, ma possono essere dannose…

3 ore ago

Natale green, le migliori idee per realizzare alberi e decorazioni con materiali riciclati: così fai la differenza

Per un Natale sostenibile e originale, bastano fantasia e materiali di recupero: idee per alberi…

4 ore ago

Autovelox, cambia tutto: da oggi puoi contestare le multe con una regola che ribalta il sistema

Solo gli autovelox presenti nell'elenco MIT potranno emettere multe valide: ecco cosa sapere dal 30…

6 ore ago

Ogni italiano consuma 4 chili di carta igienica all’anno e non va affatto bene: gli effetti devastanti

Ogni italiano consuma circa 70 rotoli all’anno: lo spreco pesa sull’ambiente, sul portafoglio e sulla…

7 ore ago

Questa la miglior passata di pomodoro secondo Altroconsumo: dove comprarla

Dalle etichette famose ai marchi outsider: ecco le passate di pomodoro premiate nel blind test…

10 ore ago