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Bike Pride 2016: a Torino pedala anche Chiara Appendino

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Il Bike Pride, il più importante happening torinese dedicato alla bicicletta e al ciclismo urbano, si è svolto questo pomeriggio con migliaia di partecipanti che si sono radunati al Parco del Valentino per un itinerario di 11 km transitato attraverso Corso Cairoli, Corso San Maurizio, Corso Regio Parco, Lungo Dora Firenze, Lungo Dora Napoli, Corso Principe Oddone, Piazza Baldissera, Corso Principe Oddone, Piazza Statuto, Corso Inghilterra e Corso Vittorio Emanuele II e giunto nuovamente al Parco del Valentino.

In prima fila, a pedalare insieme ai ciclisti del Bike Pride, c’era anche Chiara Appendino, eletta a sindaco di Torino appena due settimane fa.

Alla partenza della manifestazione Appendino ha spiegato come nelle linee programmatiche che verranno presentate in consiglio comunale ci sarà anche l’istituzione di una Consulta delle bici:

“La Consulta accoglierà tutte le istanze provenienti dalle associazioni che si occupano della mobilità sostenibile. La bicicletta non è soltanto un mezzo di svago per la domenica, ma deve essere considerato anche come un mezzo di trasporto alternativo all’auto”.

Parole, insomma, perfettamente in linea con lo spirito della manifestazione che per la settima volta ha “inevaso” pacificamente le strade del capoluogo piemontese per rivendicare il ruolo dei ciclisti nel traffico cittadino.

Nonostante negli ultimi due decenni molto sia stato fatto per sviluppare la rete ciclabile, i problemi per chi pedala a Torino restano parecchi, dalla mancata manutenzione delle piste ciclabili preesistenti all’intermodalità “deficitaria”, specialmente sull’asse della metropolitana. Alle associazioni – come quella che organizza il Bike Pride – il compito di vegliare per far sì che la bicicletta diventi una vera alternativa nella città dell’auto.

Foto | Davide Mazzocco

Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, attivo sul web dal 2000 ha collaborato con numerose testate fra cui L'Unità, Narcomafie, La Nuova Ecologia, Slow Food, Terra, Alp, Ciclismo, Sport Week, Extratorino, Suden e Cinecritica. Fra i suoi libri più noti vi sono "Propaganda Pop", "Giornalismo online", "Giornalismo digitale" e "Storia del ciclismo". Ha co-diretto il documentario "Benvenuto Mister Zimmerman".

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Davide Mazzocco

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