[blogo-video id=”164941″ title=”Spazio, il rover cinese Yutu è “morto di freddo” sulla Luna” content=”” provider=”askanews” image_url=”http://engine.mperience.net/cdn/static/img/tmnews/20160809_video_18454554.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”20160809_video_18454554″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTY0OTQxJyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PHNjcmlwdCB0eXBlPSJ0ZXh0L2phdmFzY3JpcHQiIHNyYz0iaHR0cDovL2VuZ2luZS5tcGVyaWVuY2UubmV0L0VuZ2luZVdpZGdldC9zY3JpcHRzL3dpZGdldF8xIj48L3NjcmlwdD48ZGl2IGNsYXNzPSJtcGVfd2lkZ2V0IiBkYXRhLW1wZT0ndHlwZT1wbGF5ZXJ8YXBwSWQ9MTl8dGFyZ2V0SWQ9MjAxNjA4MDlfdmlkZW9fMTg0NTQ1NTR8cGxheWVyT3B0aW9ucz17ImF1dG9wbGF5Ijoibm9uZSIsImFkdlVSTCI6Imh0dHA6Ly9pYi5hZG54cy5jb20vcHR2P21lbWJlcj0zNzA3JTI2JWludl9jb2RlPXByZXJvbGwtYXNrYW5ld3MteDUwLWRlc2t0b3AiLCJ1c2VJbWFTREsiOnRydWV9Jz48L2Rpdj48c3R5bGU+I21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE2NDk0MXtwb3NpdGlvbjogcmVsYXRpdmU7cGFkZGluZy1ib3R0b206IDU2LjI1JTtoZWlnaHQ6IDAgIWltcG9ydGFudDtvdmVyZmxvdzogaGlkZGVuO3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fSAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTY0OTQxIC5icmlkLCAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTY0OTQxIGlmcmFtZSB7cG9zaXRpb246IGFic29sdXRlICFpbXBvcnRhbnQ7dG9wOiAwICFpbXBvcnRhbnQ7IGxlZnQ6IDAgIWltcG9ydGFudDt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O2hlaWdodDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O308L3N0eWxlPjwvZGl2Pg==”]
Con una battuta si potrebbe affermare che il rover cinese Yutu sia “morire di freddo”: il modulo lunare lanciato da Pechino, il cui nome significa “coniglio di giada”, ha smesso di funzionare in modo definitivo a causa del freddo eccessivo della notte lunare, iniziata il 28 luglio 2016 e lunga 2 settimane. Le temperature di 180 gradi sotto zero, questa volta, sono state fatali per i suoi delicatissimi strumenti.
La notizia è stata resa nota dall’agenzia stampa di Stato cinese Xinhua.
Yutu è un rover a 6 ruote, pesante 140 chili e alto un metro e mezzo, era sbarcato sulla Luna dalla sonda lunare Chang’e 3 nel mese di dicembre 2013, nella regione del Mare Imbrium, un antico cratere d’impatto meteorico: secondo Askanews già nel gennaio 2014 era stato dato per spacciato per lo stesso motivo ma poi i tecnici dell’agenzia spaziale cinese erano riusciti a rianimarlo, anche se non era più in grado di muoversi.
Inizialmente progettato per durare almeno 3 mesi ha funzionato in realtà per quasi 3 anni, inviando sulla Terra tantissimi dati sulla geologia lunare, scoprendo, tra l’altro, anche un nuovo tipo di roccia basaltica mai analizzata prima dalle missioni Apollo della Nasa.
La Cina ha in programma altre missioni robotiche sulla Luna, nel 2017 e nel 2018, una di esse prevede l’allunaggio sulla faccia nascosta del satellite. Entro il 2025 invece, si prevede lo sbarco sulla Luna di un equipaggio di taikonauti, gli astronauti cinesi.
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