Più tracciabilità, più raccolta differenziata e un ciclo di vita più lungo per i rifiuti elettronici (RAEE): sono questi gli obbiettivi del progetto europeo Inno-WEE che punta a rendere più efficiente la filiera industriale dei RAEE avvicinandola ai principi dell’economia circola, in cui il rifiuto non esiste ma è una materia prima per un nuovo prodotto.
Al progetto Inno-WEEE partecipa anche l’italiana ENEA, che ha selezionato insieme ai partner tre città dove saranno sperimentati i modelli dell’economia circolare in scala reale. Queste città sono Trento, Cava de’ Tirreni (Salerno) e Bath (Regno Unito). Partecipano al progetto Inno-WEE anche la Fondazione Bruno Kessler e le aziende Ecodom, Metellia Servizi, Dedagroup e l’inglese Better Points.
A Cava de’ Tirreni ENEA metterà a disposizione dei cittadini dei contenitori innovativi per i rifiuti elettronici e una piattaforma dati per la tracciabilità dei RAEE. Inizialmente ENEA si concentrerà sullo studio dell’attuale della raccolta differenziata di piccoli elettrodomestici conferiti da cittadini, scuole e uffici, poi verranno sviluppati meccanismi innovativi per incentivare i cittadini fare la raccolta differenziata di questi rifiuti pericolosi. Infine verrà creata una filiera per il riutilizzo delle apparecchiature elettriche ed elettroniche ancora funzionanti.
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“Il tema dell’efficienza della filiera dei RAEE rappresenta in Italia e in Europa una sfida complessa in quanto i cittadini tendono a tenere in casa i RAEE o a smaltirli in maniera impropria, con ripercussioni negative su tutta la filiera dei rifiuti – spiega Marco Tammaro del Laboratorio Tecnologie per il Riuso, Riciclo, Recupero e la Valorizzazione di Rifiuti e Materiali dell’ENEA – Le ultime statistiche ci dicono che in Italia ogni anno si recuperano solo 4 kg di RAEE per abitante a fronte di una produzione media annua procapite di circa 13 kg“.
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Il progetto Inno-WEEE è stato presentato dall’ENEA a Ecomondo 2018 ed è finanziato dal fondo European Institute of Innovation & Technology (EIT) con il supporto della EIT Climate-KIC, una grande e importante partnership tra attori pubblici e privati che mira a diffondere l’innovazione e la tecnologia per arrivare in fretta a un’economia a zero emissioni.
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