L’azione di contrasto ai reati ambientali ha portato la Guardia Costiera a sequestrare in Campania otto discariche abusive di rifiuti. Ad essere interessata dalla misura cautelare è stata un’area di oltre 32 mila metri quadrati. Il provvedimento ha pure riguardato numerosi scarichi non autorizzati di acque reflue.
Il merito del riscatto della legalità va all’operazione “Costa gaia”, effettuata dalla Capitaneria di Porto di Napoli-Direzione marittima della Campania per circa un mese in ambito regionale.
L’obiettivo dell’intensa attività investigativa di polizia ambientale condotta in collaborazione con i tecnici dell’Arpac? Ovvio: la tutela del territorio marino e costiero e del patrimonio naturalistico. Un’azione meritoria, quindi, contro l’inquinamento e le forme di malcostume umano.
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Il prezioso lavoro condotto dagli inquirenti ha consentito di portare alla luce e di reprimere numerosi illeciti, sia di carattere penale che amministrativo, in violazione delle norme sugli scarichi delle acque reflue e di trasporto o abbandono abusivo di rifiuti, con gravi danni al suolo e al sottosuolo.
Alcune attività sono ancora in corso sotto il coordinamento dell’autorità giudiziaria, in considerazione della verifica degli esiti delle analisi dei campionamenti eseguiti.
Fonte | Ministero dell’Ambiente
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