Auto Elettriche

Auto elettriche, in Europa ancora poche colonnine

Per incentivare la transizione alle auto elettriche, la rete di colonnine di ricarica deve essere quanto più capillare possibile. È quanto ribadiscono da tempo gli esperti e i rappresentanti dell’universo dell’automotive, nel sottolineare come la carenza di infrastrutture pubbliche non faccia altro che alimentare la “range anxiety” e allontanare gli utenti dall’acquisto di vetture più verdi. Nonostante queste raccomandazioni, l’Europa appare però ancora molto arretrata sul fronte delle colonnine: è quanto è emerso in questi giorni alla Corte dei Conti Europea.

A oggi, sono 224.538 i punti di ricarica sparsi fra i 27 Paesi dell’Unione Europea, un numero considerato lievemente sufficiente per rispondere alle necessità odierne del mercato. Ma il numero di vetture elettriche vendute ogni anno cresce velocemente e, a breve, queste colonnine non saranno in grado di rispondere al fabbisogno del Vecchio Continente.

Europa, più impegno sulle colonnine per auto elettriche

L’Europa ha deciso di adottare misure importanti per ridurre le sue emissioni di anidride carbonica e gas serra. Entro il 2050, il Vecchio Continente vuole diventare sostanzialmente carbon-neutral nel settore dei trasporti, per farlo deve quindi puntare sulla mobilità elettrica e sull’implementazione delle fonti rinnovabili.

A oggi, il settore dei trasporti rappresenta il 25% di tutte le emissioni a livello europeo e, secondo i piani ambientali votati dal Vecchio Continente, i livelli dovranno essere tagliati del 90% rispetto a quanto registrato nel 1990. Eppure, nonostante gli obiettivi fissati, la Corte dei Conti ha rilevato come l’implementazione di una rete capillare di ricarica stia procedendo ancora a rilento:

L’Europa è ancora lontana dal raggiungere il suo target di un milione di punti di ricarica entro il 2025 ed è priva di una roadmap strategica.

Ladislay Balko, membro della Corte dei Conti, ha aggiunto:

Lo scorso anno, una auto su 10 venduta in Europa era ricaricabile, ma l’attuale infrastruttura di ricarica è accessibile in modo disomogeneo sul territorio dell’Unione Europea.

Fonte: StarTribune

marcogrigis

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