Bonus Bolletta 2025 - ecoblog.it
Il governo italiano si prepara a introdurre importanti modifiche al sistema dei bonus bollette, che potrebbero portare sollievo economico a un numero maggiore di famiglie. Con l’innalzamento del limite ISEE, da 9.500 a 15.000 euro, più nuclei familiari potranno beneficiare di queste agevolazioni, alleggerendo il peso delle bollette energetiche. Annunciata dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, questa misura comporterà un impegno finanziario di circa 1,5 miliardi di euro per lo Stato. Sebbene il decreto sia ancora in fase di elaborazione.
La decisione di innalzare il limite ISEE rappresenta un passo significativo verso l’espansione della rete di protezione sociale. Con questa modifica, un numero maggiore di famiglie potrà accedere ai bonus sociali, alleviando il peso delle bollette energetiche che grava sui bilanci familiari. Questo cambiamento è parte di un piano più ampio di misure di supporto economico destinate a contrastare l’aumento del costo dell’energia. Non mancano però delle preoccupazioni, con il Partito Democratico che solleva dubbi sull’efficacia di tali misure, considerandole soluzioni di breve termine. La segretaria del PD, Elly Schlein, propone una disconnessione del prezzo dell’energia dal gas, con l’obiettivo di garantire stabilità e sostenibilità nel lungo periodo.
Oltre al sostegno alle famiglie, il governo intende supportare le imprese energivore e le piccole e medie imprese, utilizzando i ricavi delle aste ETS, dedicate al commercio delle emissioni di CO2. Si stima che potrebbero essere necessari fino a tre miliardi di euro per coprire queste spese. Le modalità di finanziamento e le coperture economiche sono tuttora in fase di definizione. Attualmente, le aziende energivore possono beneficiare di strumenti come il meccanismo di energy release, che consente loro di acquistare energia a prezzi scontati, mitigando l’impatto dei costi energetici.
Le politiche energetiche a lungo termine dovrebbero concentrarsi sull’accelerazione dello sviluppo delle fonti rinnovabili, come l’eolico e il fotovoltaico. Queste fonti presentano costi di produzione inferiori rispetto alle fonti termoelettriche a gas. La promozione di contratti tra produttori di energia rinnovabile e il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) potrebbe rappresentare un passo cruciale in questa direzione. Inoltre, il “revamping” degli impianti esistenti, attraverso il rinnovamento e l’ampliamento della capacità produttiva senza occupare ulteriore suolo, è una strategia chiave per aumentare l’offerta energetica in modo sostenibile.
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