Riciclo non funziona con wish cycling-ecoblog.it
Forse non lo sai, ma è importante fare attenzione al wish cycling: quali sarebbero gli eventuali rischi cui si incorrerebbe.
Vivere in un ambiente sano è fondamentale per noi esseri umani. Basta davvero poco per prendersi cura del nostro pianeta, ed è un qualcosa che ognuno di noi può fare, contribuendo con piccoli gesti. Ad esempio, gettando sempre le carte e i rifiuti in generale, nei bidoni della spazzatura (peraltro, in quelli corretti).
Prendersi cura dell’ambiente aiuta a evitare l’inquinamento, che può portare a risvolti molto seri per la salute della comunità. Oggigiorno, in molti hanno compreso l‘importanza della cura dell’ambiente e del non inquinare, ma ci sono anche coloro che, pur essendo sensibili al richiamo della riduzione dell’impatto ambientale, non sanno come gestire la raccolta differenziata.
Si tratta di un punto importante, perché se non si sa cosa fare, si potrebbero creare dei danni, pur se in modo involontario. Ma approfondiamo meglio il tema, cercando di capire gli step da fare.
Un fenomeno che da alcuni anni interessa diverse aree del mondo, è quello del cosiddetto wish cycling.
Nello specifico, si tratta di gettare rifiuti nei bidoni della differenziata, auspicando che si possano riciclare, anche se in realtà, ciò non è fattibile. Chi lo fa non ha cattivi intenti, anzi, lo fa con le migliori intenzioni, in quanto vorrebbe rendersi utile per l’ambiente e fare in modo che si agevoli il riciclo.
Il punto, però, è che in realtà, involontariamente, si crea un danno al processo di riciclo. I materiali, infatti, che non possono essere riciclati, possono fungere da contaminanti di altri materiali, che di conseguenza non possono più essere usati.
Non si può, quindi sperare che un materiale si possa riciclare, quando non è così. Nel Regno Unito, nel 2018, 500 mila tonnellate di materiali che potevano essere riciclati sono finiti in una discarica, in quanto hanno subìto una contaminazione.
Questo è un danno che non solo rende meno efficace la differenziata, ma rischia di alzare i costi per gestire i rifiuti. Per quanto riguarda l’Italia, nel 2020 hanno introdotto un sistema di etichettatura per chiarire ai cittadini dove gettare i vari rifiuti.
Tuttavia, è venuto fuori che alcuni simboli sarebbero complessi e non sarebbe così semplice interpretare certe info, diverse da Comune a Comune, per cui sarebbe comunque difficile capire dove buttare la spazzatura. In sostanza, alcuni cittadini sarebbero piuttosto disorientati su dove gettare i rifiuti.
Per fare in modo che la raccolta differenziata sia il più corretta possibile, sarebbe bene che aziende, cittadini e istituzioni collaborino in armonia. Maggiore chiarezza c’è, meglio, è.
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