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Non solo plastica, 5 rifiuti che l’Europa non riesce a riciclare: uno non lo immagini proprio

Ce lo hanno ripetuto più e più volte: ogni singolo rifiuto che produciamo ha un modo differente di esser smaltito, a partire dal contenitore nel quale esso va depositato.

Regole che non sempre tutti rispettano e, non dappertutto, si ha la possibilità di vedere una raccolta differenziata che arriva al 100% e dove tutti, ma proprio tutti, le rispettano queste regole. I comuni, dal canto loro, mettono in campo diverse strategie affinchè tutti i cittadini conoscano queste regole.

A partire anche, dallo smaltimento non solo dei rifiuti più comune, quale la plastica, la carta o il vetro, ma anche di quelli che sono rifiuti ingombranti come mobili ed elettrodomestici.

Rifiuti: tutto si ricicla?

Quando pensiamo allo smaltimento dei rifiuti, pensiamo solo a quel che riguarda quelli più comuni quali plastica, vetro e carta. Sappiamo sempre dove e come vanno riciclati? O sappiamo anche che ci sono dei rifiuti che, ad un certo punto del loro ciclo vitale, verranno considerati dei “rifiuti indifferenziati”? A quanto pare è proprio così.

Partiamo da un dato: nella sola Europa, ogni cittadino, in un anno, produce la media di mezza tonnellata di rifiuto, il cui quasi 50% non può essere del tutto riciclabile. La domanda che tutti si pongono è: ma dove vanno a finire tutti questi rifiuti? Cerchiamo di capirlo insieme. In un anno, il 55% dei rifiuti in generale prodotti sono di carattere urbano e il 65% si tratta, invece, di imballaggi che, di sicuro, verranno riciclati.

Sapevi, però, che ci sono anche dei rifiuti davvero ostici da riciclare? Vediamo qualche esempio. Il vetro: non parliamo delle bottiglie o dei barattoli (perché lì il riciclo arriva anche al 75%), ma dei vetri dei nostri cellulari, quanto anche dei display LCD. Alcuni di essi, spesso, sono trattati chimicamente per essere più resistente e questo rende molto difficile fonderli nei forni tradizionali.

A quanto pare proprio no

Accanto a questi ci sono gli scarti alimentari dei ristoranti: si tratta di circa 59 milioni di tonnellate di rifiuti. In Spagna si sta elaborando un progetto che permetta di farli diventare dei fertilizzanti per la terra, una volta diventato un rifiuto trattato. Ci sono, anche, i pannolini usa e getta, quanto anche gli assorbenti.

Non tutti, a partire da alcuni tipi di vetro – www.ecoblog.it

Il loro più grande problema sono i polimeri super-assorbenti al loro interno, che formano un gel e devono, per questo motivo, essere trattati e separati prima di poter riciclare le plastiche e le fibre. In ultimo, ma non meno importanti degli altri, i mozziconi delle sigarette: contengono oltre 7.000 sostanze chimiche pericolose, che rilasciano nell’ambiente marino e nel suolo.

Quindi, detto ciò, è sempre bene fare molta attenzione a quanti rifiuti si producono e, anche, di che specie.

Rosalia Gigliano

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