
Sono queste le 2 zone dove si vive meglio in Italia - Ecoblog.it
Insospettabili, lontano dalle “solite” mete, sono queste le 2 zone d’Italia dove vi vive meglio: non lo avresti mai detto.
La ricerca della longevità in buona salute è un obiettivo condiviso in tutto il mondo, ma esistono luoghi dove questo traguardo è più frequente grazie a stili di vita consolidati e condizioni ambientali favorevoli.
In Italia, due territori poco sospettati si distinguono per l’alta aspettativa di vita e la qualità dell’invecchiamento: la Sardegna centro-orientale e il borgo siciliano di Caltabellotta. Questi luoghi rientrano nell’esclusivo gruppo delle cosiddette Blue Zone, regioni identificate da studi scientifici internazionali per l’elevato numero di centenari e ultranovantenni.
Le Blue Zone italiane: Sardegna e Sicilia protagoniste della longevità
La prima Blue Zone italiana ufficialmente riconosciuta è quella che comprende il territorio tra l’Ogliastra, Nuoro e la Barbagia di Ollolai, in Sardegna. Qui la concentrazione di abitanti che superano i 90 anni è straordinaria: mentre la media italiana di centenari è di circa 0,38 ogni 1.000 abitanti secondo ISTAT, in alcuni piccoli comuni di questa zona si raggiungono punte di oltre 8 centenari ogni 1.000 residenti. Questi dati hanno spinto numerosi studiosi a indagare i fattori alla base di una longevità così marcata.
I risultati hanno sottolineato come il segreto risieda in un mix di elementi: un’attività fisica regolare, una dieta equilibrata basata su alimenti freschi e naturali, uno stile di vita poco stressante e un forte legame familiare e comunitario. La dieta, in particolare, si caratterizza per l’abbondante consumo di prodotti locali, verdure, legumi e olio d’oliva, in linea con i principi della dieta mediterranea. Queste abitudini alimentari e sociali sono elementi comuni anche alle altre Blue Zone nel mondo, come Okinawa, Loma Linda, Icaria e Nicoya.
L’ultima area italiana ad entrare nel novero delle Blue Zone, anche se ancora in via non definitiva, è il piccolo borgo di Caltabellotta, situato nella provincia di Agrigento, nel cuore dei Monti Sicani. Qui raggiungere i 90 anni non è un’eccezione, ma una realtà diffusa. Le statistiche parlano chiaro: la percentuale di abitanti nati tra il 1900 e il 1924 che hanno superato i 90 anni è cresciuta dal 3,6% al 14%, mentre la media di centenari è di 1 ogni 171 abitanti, un valore impressionante se paragonato alla media regionale e nazionale.

Inoltre, il rapporto tra ultranovantenni e ultrasessantenni nel 2025 supera l’8,6%, circa il doppio rispetto al dato medio della Sicilia. Questi numeri testimoniano non solo una maggiore longevità, ma anche una vita più sana e attiva in età avanzata. I motivi di questo fenomeno sono simili a quelli della Sardegna: un’alimentazione mediterranea ricca di frutta, verdura, legumi e olio extravergine d’oliva, insieme a un forte senso di comunità. A Caltabellotta, infatti, esiste un sistema di mutuo aiuto e sostegno sociale molto efficiente, che favorisce il benessere psicofisico degli abitanti e contribuisce a mantenere uno stile di vita equilibrato e solidale.
Questi due territori italiani sfatano il mito delle grandi città o delle località rinomate come luoghi privilegiati per una vita lunga e sana, mostrando come la qualità dell’ambiente, la cultura alimentare e i legami sociali siano fattori determinanti per la longevità. Le Blue Zone italiane rappresentano così un modello prezioso per studiare e promuovere stili di vita salutari applicabili anche in contesti urbani e moderni.