
Le strade pi+ pericolose d'Italia -ecoblog.it
Le strade più rischiose in Italia, dove si verifica il maggior numero di incidenti: ecco quali evitare o dove prestare più attenzione.
La sicurezza stradale in Italia continua a essere una questione cruciale, con oltre 166.000 incidenti registrati nel 2023 e più di 3.000 vittime. Le analisi più recenti di ACI-ISTAT rivelano quali sono le strade più pericolose d’Italia, dove il rischio di sinistri è maggiormente elevato a causa di traffico intenso, configurazioni viarie complesse, condizioni meteorologiche avverse e carenze infrastrutturali.
Le strade più rischiose d’Italia: la classifica aggiornata
Secondo i dati aggregati da fonti ufficiali, ecco i tratti stradali italiani con il maggior tasso di incidenti:
- Autostrada A24 (tratto urbano Roma-Teramo): presenta un elevato numero di incidenti per chilometro, aggravato da un traffico particolarmente intenso.
- Tangenziale Nord di Milano: caratterizzata da alta frequenza di sinistri, con un traffico urbano pesante che complica la guida.
- Diramazione Capodichino dell’A1 (Campania): noto punto critico per la sicurezza, specie per la presenza di accessi diretti e flussi misti di veicoli.
- Autostrada A1 Milano-Napoli (Autostrada del Sole): la lunga arteria è solcata da auto e tir; i nodi attorno a Firenze, Bologna e Roma risultano particolarmente pericolosi.

- SS36 del Lago di Como e dello Spluga: tra Monza, Lecco e la Valtellina, questa statale presenta rischi legati all’elevata velocità, alle numerose gallerie e alla convivenza di traffico leggero e pesante.
- SS309 Romea (Ravenna-Mestre): una delle statali più insidiose, con incroci a raso frequenti e pratiche di sorpasso pericolose.
- SS106 Jonica (Reggio Calabria-Taranto): soprannominata “strada della morte” per la sua scarsa manutenzione, curve pericolose e limiti di velocità spesso ignorati.
- SS1 Aurelia (tratti costieri Liguria-Toscana-Lazio): in particolari segmenti a carreggiata unica, come tra La Spezia e Livorno, si registrano molti incidenti per curve cieche e sorpassi azzardati.
- Grande Raccordo Anulare (GRA) di Roma: scenario frequente di incidenti multipli causati da traffico intenso e velocità elevate.
- Tangenziale Est di Milano: con un traffico significativo, è una delle tangenziali più critiche per la sicurezza degli automobilisti.
La presenza di queste strade pericolose impone una riflessione sull’urgenza di interventi mirati per migliorare la sicurezza, soprattutto attraverso la manutenzione costante, la segnaletica efficace e l’adeguamento dei limiti di velocità.
Le città in cui si corre più pericolo
Un indicatore aggiornato al 2025, che incrocia dati ISTAT dal 2016 al 2024, spesa per manutenzione stradale e altre fonti ministeriali, ha individuato le città italiane con il più alto indice di pericolosità alla guida:
- Roma: con un indice di pericolosità di 450,30, la capitale si conferma la città più critica per la sicurezza stradale, anche a causa della complessità del traffico e della rete viaria.
- Milano: indice 323,73, seconda posizione per rischio incidenti, soprattutto nelle tangenziali e nei tratti urbani.
- Genova: 197,74, con numerose strade a tortuosità elevata e traffico intenso.
- Firenze: 171,49, città con elevata densità di traffico e numerosi punti critici.
- Torino: 165,18, con zone urbane dove la velocità e il traffico sono fattori di rischio.
- Bologna: 137,34
- Napoli: 126,44
- Bergamo: 124,48
- Venezia: 117,98
- Verona: 113,17
Per migliorare questi dati, la priorità resta la manutenzione stradale che include la riparazione di buche, segnaletica chiara e illuminazione adeguata. Inoltre, campagne di sensibilizzazione, potenziamento del trasporto pubblico e l’introduzione di limiti di velocità più rigorosi sono misure da valutare concretamente.
Roma, con la sua estensione territoriale di oltre 1.200 km² e un’estesa rete di strade urbane e extraurbane, vede nel Grande Raccordo Anulare e nell’A24 i punti più critici. L’ampiezza e la complessità del territorio comunale rendono la gestione della sicurezza stradale una sfida continua, aggravata dall’intenso traffico e dalla presenza di numerosi cantieri. Milano, seconda città per densità e popolazione, presenta criticità concentrate soprattutto nelle tangenziali Nord ed Est, oltre agli snodi autostradali con forti flussi di traffico commerciale.