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Blackout, come prepararsi: la regola delle 72 ore e il kit di emergenza

Il rischio di blackout energetici è una realtà con cui molte famiglie italiane devono confrontarsi, soprattutto in periodi di alta domanda o eventi climatici estremi. Per questo motivo è fondamentale conoscere le strategie per affrontare un’interruzione prolungata di corrente, tra cui la cosiddetta regola dei tre giorni e l’importanza di avere in casa una scatola nera di emergenza.

La regola dei tre giorni: un principio di sopravvivenza domestica

La regola dei tre giorni si basa sull’idea che in caso di blackout esteso, la famiglia deve essere autonoma e in grado di garantire il proprio sostentamento e la propria sicurezza per almeno 72 ore. Questo lasso di tempo è considerato critico perché nelle prime ore si può ancora contare su risorse immediate, ma senza un’adeguata preparazione, la situazione potrebbe rapidamente peggiorare.

In pratica, questa regola implica la necessità di avere a disposizione:

  • Acqua potabile sufficiente per almeno tre giorni per tutti i membri della famiglia.
  • Scorte alimentari non deperibili, come cibi in scatola, pasta, riso e alimenti pronti che non necessitano di cottura.
  • Fonti di illuminazione alternative, come torce a batterie o lampade a LED ricaricabili.
  • Un sistema di comunicazione indipendente, ad esempio un caricabatterie portatile per cellulari o una radio a batterie per ricevere aggiornamenti.

Questa preparazione non solo riduce il disagio durante l’interruzione, ma può diventare cruciale per la salute e la sicurezza, soprattutto per anziani o persone con particolari necessità mediche.

La scatola nera da tenere in casa: cosa non deve mancare

Un altro elemento centrale nella gestione del blackout è la cosiddetta scatola nera di emergenza, un kit di sopravvivenza domestico pensato per far fronte alle necessità più immediate. Questo contenitore deve essere facilmente accessibile e pronto all’uso in qualsiasi momento.

Al suo interno, oltre a cibo e acqua, dovrebbero esserci:

  • Medicinali essenziali e kit di primo soccorso.
  • Accendini o fiammiferi impermeabili.
  • Coperte termiche o sacchi a pelo per mantenere il calore corporeo.
  • Caricabatterie solari o power bank per dispositivi elettronici.
  • Documenti importanti conservati in buste impermeabili, come carte d’identità, tessere sanitarie e numeri di emergenza.
  • Soldi in contanti, in quanto durante un blackout i sistemi di pagamento elettronici potrebbero non funzionare.

La presenza di questa scatola nera consente di affrontare le prime ore o giorni di interruzione con maggiore serenità e sicurezza, evitando di doversi affidare immediatamente a fonti esterne o aiuti che potrebbero tardare ad arrivare.

Consigli pratici per la prevenzione e la gestione del blackout

Le famiglie e le persone devono inoltre adottare alcune precauzioni quotidiane per mitigare gli effetti di un blackout:

  • Mantenere carichi i dispositivi mobili quando possibile, così da poter comunicare o ricevere informazioni anche in caso di emergenza.
  • Evitare di aprire frequentemente il frigorifero o il congelatore durante l’interruzione, per preservare la temperatura interna e limitare il deterioramento degli alimenti.
  • Predisporre un piano familiare di emergenza, concordando luoghi di incontro e modalità di comunicazione in caso di perdita di corrente prolungata.
  • Informarsi preventivamente sulle modalità di ripristino del servizio da parte del fornitore energetico e sulle misure di sicurezza pubblica attivate.

Nel contesto attuale, con una maggiore frequenza di eventi atmosferici estremi e una rete energetica sempre più sotto stress, la consapevolezza e la preparazione diventano strumenti fondamentali per garantire la propria sicurezza domestica.

La gestione intelligente delle risorse e la dotazione di strumenti di emergenza rappresentano quindi un investimento indispensabile per affrontare con efficacia eventuali blackout, riducendo rischi e disagi per tutta la comunità.

Francesca Testa

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Francesca Testa

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