
Telefonata dalla tua banca: spariscono i risparmi di una vita - ecoblog.it
Spoofing telefonico, la nuova truffa che imita banche e carabinieri: come riconoscerla e difendersi
Le segnalazioni arrivano ogni giorno agli sportelli della Lega Consumatori. La dinamica è quasi sempre la stessa: la vittima riceve una telefonata da un numero che appare identico a quello ufficiale della propria banca o, in alcuni casi, da un contatto registrato come la stazione locale dei carabinieri. La voce dall’altra parte, ferma ma rassicurante, avverte di un presunto tentativo di frode in corso. Si parla di un “bonifico sospetto” e viene suggerito di trasferire immediatamente i fondi su un “conto sicuro” per evitarne il furto.
Come agiscono i truffatori
Secondo Cristina Cafferata, presidente nazionale della Lega Consumatori, si tratta di una delle truffe più subdole degli ultimi tempi, resa possibile dalla tecnica dello spoofing. Questa tecnologia consente di mascherare il numero reale di chi chiama con uno ufficiale, ingannando così anche utenti prudenti e abituati a verificare le informazioni.

La trappola si sviluppa in più fasi. Se l’interlocutore mostra diffidenza, pochi minuti dopo arriva una seconda chiamata, questa volta apparentemente dalla stazione dei carabinieri. Un falso maresciallo conferma la versione dell’operatore bancario e invita a collaborare per evitare ulteriori danni. L’urgenza e la pressione psicologica portano la vittima a seguire le istruzioni, trasferendo somme di denaro verso conti esteri o dedicati. Quando si comprende l’inganno, il denaro è già irrecuperabile.
La Lega Consumatori sottolinea che la credibilità di questa truffa deriva dalla sua capacità di simulare procedure reali, inducendo all’azione anche persone attente. Per contrastarla, l’Agcom ha approvato nuove misure che obbligano gli operatori a bloccare le chiamate provenienti dall’estero che mostrano falsamente un numero italiano, a meno che non si tratti di utenti in roaming. È un passo importante, ma le autorità avvertono che i truffatori cercheranno di aggirare anche questi sistemi.
Le regole per riconoscere lo spoofing e proteggersi
Il messaggio degli esperti è chiaro: né le banche né le forze dell’ordine chiedono di trasferire denaro telefonicamente o di fornire codici personali e OTP. In caso di dubbi, la linea corretta è interrompere la conversazione e contattare direttamente la banca o la stazione dei carabinieri tramite un numero verificato, utilizzando un telefono diverso da quello su cui si è ricevuta la chiamata sospetta.
Se si sospetta di essere stati coinvolti in un tentativo di spoofing, è fondamentale presentare una denuncia alla polizia postale o alle autorità competenti, fornendo tutti i dettagli della conversazione. Informare amici e familiari, in particolare le persone anziane, è un ulteriore strumento di prevenzione.
Le campagne di sensibilizzazione in corso mirano a diffondere queste informazioni prima che sia troppo tardi. L’informazione resta infatti il primo e più efficace scudo contro un crimine che sfrutta la fiducia e la familiarità dei numeri ufficiali per colpire.