
Freddo glaciale nelle prossime settimane: le temperature crollano all'improvviso - ecoblog.it
Freddo glaciale, arriva il freddo russo a buttare già le temperature in tutta Italia: aumento anche di casi influenzali.
L’inizio di ottobre si presenta con un deciso cambiamento climatico, caratterizzato da un drastico calo delle temperature e dall’ingresso di masse d’aria fredda provenienti dalla Russia. Questo fenomeno, già annunciato dagli esperti meteorologi, sta interessando diverse regioni italiane, determinando un vero e proprio “crollo termico” che segna la fine della fase estiva e l’ingresso anticipato dell’autunno meteorologico.
La massa d’aria gelida proveniente dalla Russia, conosciuta come “freddo russo”, sta investendo in particolare il Nord e il Centro Italia, con un abbassamento delle temperature che può superare anche i 10 gradi rispetto ai valori registrati nei giorni precedenti. Le regioni più interessate sono il Piemonte, la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna, dove si registrano già mattine con temperature prossime allo zero, soprattutto nelle zone di pianura e nelle valli interne.
Anche alcune aree del Centro Italia, come Toscana, Umbria e Marche, stanno sperimentando un brusco calo termico, con piogge sparse e un aumento dell’instabilità atmosferica. Il freddo russo giunge accompagnato da venti settentrionali intensi, che accentuano la sensazione di freddo e favoriscono il rapido abbassamento della colonnina di mercurio.
Al Sud, invece, l’impatto del freddo russo è più mitigato, ma non mancano episodi di calo termico, soprattutto nelle zone interne e montuose della Campania, della Basilicata e della Calabria. Qui le temperature restano comunque più elevate rispetto al Nord, ma si registra un netto cambio di scenario rispetto alle settimane precedenti, caratterizzate da tempo più stabile e temperature più miti.
L’arrivo del freddo glaciale e le aree più colpite
L’arrivo del freddo russo comporta diversi effetti sul territorio e sulla vita quotidiana. In molte regioni settentrionali si segnalano già le prime gelate notturne, che possono danneggiare le coltivazioni tardive, in particolare quelle di frutta e ortaggi. Gli agricoltori sono invitati a monitorare attentamente le condizioni meteo e a mettere in atto le protezioni necessarie per le colture più sensibili.

Sul fronte della viabilità, il calo delle temperature e l’aumento della piovosità possono determinare condizioni di scivolosità sulle strade, in particolare nei tratti montani e appenninici, dove la formazione di ghiaccio notturno è possibile. Le autorità locali hanno raccomandato prudenza alla guida e, dove possibile, l’adozione di pneumatici invernali o catene.
Dal punto di vista sanitario, il brusco abbassamento delle temperature può favorire l’insorgenza di malattie stagionali come raffreddori e influenze. Si consiglia quindi di adottare misure preventive, come un’adeguata copertura termica, una corretta alimentazione e l’eventuale rafforzamento delle difese immunitarie.