
5.000 euro senza restituire nulla: dove, quando e come richiedere il fondo perduto pure oggi - ecoblog.it
Per le Partite Iva arriva finalmente una boccata d’aria: 5.000 euro a fondo perduto, a chi spettano e come richiederli.
Il fondo perduto da 5.000 euro è rivolto principalmente a partite IVA, autonomi e microimprese che hanno subito perdite significative durante l’ultimo periodo fiscale. In particolare, la misura si concentra su chi ha registrato un calo del fatturato di almeno il 30% rispetto all’anno precedente, con priorità per i settori più colpiti dalla crisi, come il turismo, la ristorazione, l’artigianato e la cultura.
Dal 2025, le nuove disposizioni ampliano la platea dei beneficiari includendo anche alcune categorie di lavoratori stagionali e professionisti senza dipendenti, che fino a poco tempo fa erano esclusi da questa forma di sostegno. Inoltre, è stata introdotta una valutazione più flessibile delle perdite, tenendo conto anche degli effetti indiretti della crisi, come la riduzione della clientela o la difficoltà di accesso a forniture essenziali.
Chi può richiedere il fondo perduto da 5.000 euro
La domanda per ottenere il fondo perduto da 5.000 euro può essere presentata esclusivamente online tramite il portale ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. Che ha aggiornato la piattaforma per rendere più semplice e veloce la procedura. Le domande sono aperte dal 1° ottobre 2025 e rimarranno accessibili fino al 31 dicembre 2025, salvo eventuali proroghe.
È importante sottolineare che la concessione del contributo avviene in ordine cronologico di presentazione della domanda, fino a esaurimento delle risorse stanziate. Che per questa tranche ammontano a circa 500 milioni di euro. Gli interessati devono quindi prepararsi a inoltrare la richiesta tempestivamente, assicurandosi di avere tutti i documenti necessari, tra cui la dichiarazione dei redditi dell’ultimo anno e la certificazione dell’eventuale perdita di fatturato.

Una volta completata la procedura di richiesta, l’Agenzia delle Entrate effettuerà una verifica automatica dei requisiti. In caso di esito positivo, disporrà l’erogazione diretta del contributo sul conto corrente. Il fondo è totalmente a fondo perduto, quindi non prevede alcun obbligo di restituzione o di corresponsione di interessi.
Questa modalità è stata confermata anche alla luce delle esperienze degli anni precedenti. Che hanno dimostrato come un sostegno immediato e senza vincoli possa rappresentare un valido strumento per garantire la liquidità necessaria a superare momenti di difficoltà. Inoltre, sono stati rafforzati i controlli post-erogazione per prevenire abusi e garantire che il contributo arrivi effettivamente a chi ne ha diritto.
Le agevolazioni si affiancano agli altri strumenti di supporto attivati nel corso del 2025. Come i crediti d’imposta per investimenti e la riduzione di alcune imposte locali, contribuendo a creare un quadro di intervento integrato per favorire la ripresa economica.
L’attenzione alle richieste è massima, anche grazie a un potenziamento del servizio di assistenza messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Che offre consulenza telefonica e supporto online per accompagnare i beneficiari nella compilazione e invio della domanda.