
L'abbandono di rifiuti può costare caro - ecoblog
Una coppia scoperta grazie alle telecamere: multe salatissime e patente sospesa. Ecco cosa prevede la nuova legge contro chi inquina l’ambiente.
Abbandonare i rifiuti in strada è una brutta abitudine che deve essere assolutamente debellata e negli ultimi tempi chiudere un occhio è diventato estremamente raro. Le nuove norme entrate in vigore quest’anno hanno alzato drasticamente le pene per chi si libera in modo illecito della propria spazzatura, e un episodio recente in Umbria lo dimostra. Nei pressi di una zona boschiva del comune di Stroncone, due persone sono state beccate dalle telecamere mentre gettavano diversi sacchi di immondizia lungo una strada di campagna.
Un gesto apparentemente “di poco conto”, ma che in realtà costituisce un vero e proprio reato ambientale, con conseguenze pesantissime. Grazie al lavoro dei Carabinieri Forestali, l’uomo e la donna sono stati identificati e sanzionati in base alle nuove disposizioni previste dal Decreto Legislativo 152/2006, modificato dalla Legge n. 147 del 3 ottobre 2025.
Le immagini di videosorveglianza – installate proprio per contrastare episodi di questo tipo – hanno documentato in modo inequivocabile il momento in cui i due trasgressori hanno scaricato i sacchi di rifiuti dal proprio veicolo. E questa volta, oltre alla multa, è arrivata anche una sanzione accessoria mai vista prima: la sospensione della patente di guida.
La nuova legge: multe salate e stop alla patente
Le norme approvate nell’autunno 2025 rappresentano una vera e propria svolta nella lotta contro l’abbandono dei rifiuti. Oggi chi viene sorpreso a gettare rifiuti in luoghi pubblici o privati non autorizzati rischia fino a 4.500 euro di multa, ma la novità più importante riguarda proprio la sospensione della patente, che può arrivare fino a due mesi se il reato è commesso utilizzando un veicolo.

Nel caso di Stroncone, entrambi i responsabili – colti in flagrante grazie alle telecamere – si sono visti notificare la doppia sanzione: 4.500 euro a testa e due mesi di sospensione della patente. Una misura introdotta per colpire chi, oltre a inquinare, utilizza l’auto o il furgone come strumento per smaltire illegalmente i rifiuti.
Come spiegano i Carabinieri Forestali, queste norme servono a dissuadere comportamenti irresponsabili che danneggiano il territorio e gravano sulla collettività. Ripulire aree soggette a scarichi abusivi ha infatti un costo elevato per i Comuni e, di conseguenza, per tutti i cittadini.
La legge prevede anche un maggiore impiego della videosorveglianza ambientale. Telecamere, fototrappole e sistemi intelligenti vengono sempre più spesso installati nei punti critici – strade di campagna, aree industriali, zone boschive – dove in passato si sono verificati episodi simili. È proprio grazie a questi strumenti che i Carabinieri sono riusciti a risalire alla targa del veicolo e a identificare i responsabili.
Il caso si è concluso con il pagamento della sanzione in sede amministrativa, che ha permesso di estinzione del reato, ma resta un segnale forte. “Non possiamo più tollerare chi tratta la natura come una discarica”, commentano i Forestali, che da anni si impegnano per difendere l’ambiente e sensibilizzare i cittadini sul corretto smaltimento dei rifiuti. Abbandonare rifiuti non è un gesto innocuo, ma un atto che compromette l’ambiente e la salute di tutti.