Attenzione alla nuova specie invasiva - www.ecoblog.it
Il mondo sta cambiando e, con esso, ecco che possono arrivare anche nuove specie nel nostro Paese che prima non avevamo mai visto. Come sta accadendo in alcune zone.
Nel lago di Varese è stata individuata una specie invasiva che sta preoccupando gli esperti che sono corsi ad analizzarla per capire di cosa si tratti e se sia necessario o meno combatterla per eliminarla.
Si tratta della Pectinatella magnifica: un nome difficile già nella sua pronuncia ma del quale, al momento, si conosce poco o nulla.
Una nuova specie è stata segnalata in Italia
Una nuova specie è arrivata a colonizzare alcune zone acquatiche del nostro paese. Nessuno ne aveva mai sentito parlare e, tantomeno, l’aveva mai vista. Una nuova specie il cui nome è già difficile anche a solo pronunciarlo: è la “Pectinatella magnifica”. È stata individuata, per la prima volta, nel mese di settembre ad Arpa Lombardia.
Sono stati segnalati, all’interno del lago di Varese, alcuni ammassi gelatinosi: il personale esperto della U.O. Laghi dell’Agenzia ha appurato, poi, dopo attente analisi, che gli ammassi sono costituiti da colonie della specie Pectinatella magnifica, appartenente al phylum dei briozoi. È una specie del Nord America che si presenta proprio in forma gelatinosa e che può arrivare a colonizzare zone anche larghe 2 metri di diametro.
La prima segnalazione vera è propria è stata fatta a sud delle Alpi risale nel 2021, quando è stata rinvenuta nel bacino svizzero del Lago Maggiore. Si tratta di una specie che si presenta come potenzialmente invasiva, che è in grado di causare danni ad attività economiche, all’ambiente e alle specie native.
Ecco quali danni può provocare
Quali sono i problemi che può causare? L’incrostazione dei substrati sommersi, l’ostruzione delle condotte, la competizione con altri invertebrati, il degrado estetico dei litorali e la potenziale trasmissione di un parassita che causa la malattia proliferativa renale nei pesci. Al momento, non si tratta di un qualcosa di pericoloso per l’uomo, tanto che l’hanno (per noi) considerata come innocua.

Non era stata mai segnalata, come specie, al di fuori del suo habitat naturale che, come abbiamo detto, è quello del Nord America. Solo nel 1883 fu segnalata in Germania, ma da allora, nulla più. I cambiamenti climatici, però, hanno portato in seguito, specialmente negli ultimi decenni, alla sua ampia diffusione nei continenti europeo e asiatico.
Al momento sono diverse le specie che stanno arrivando nel nostro paese e di cui, prima d’ora, non avevamo avuto né visione né notizia. Alcune di esse provocano impatti negativi all’ecosistema, diventando anche parassite per quelle già presenti.
