Auto sotto assedio, boom di furti: i 5 modelli più rubati in Italia - ecoblog.it
Dai dati del Ministero dell’Interno emerge un aumento dei furti del 3% rispetto al 2023: nel mirino non solo auto di lusso, ma anche utilitarie e veicoli commerciali. Campania prima per numero di sottrazioni.
Nel corso del 2024 sono stati 136.201 i veicoli sottratti in Italia, con un aumento del 3% rispetto all’anno precedente. Il dato, contenuto nel nuovo Dossier sui furti di veicoli 2025 pubblicato da LoJack Italia, descrive un fenomeno in crescita, sempre più articolato, che interessa auto di ogni segmento, comprese city car, Suv e mezzi da lavoro. Secondo il report, oltre 75mila dei veicoli rubati erano automobili, ma solo il 45% è stato recuperato. Una tendenza che conferma la professionalizzazione dei gruppi criminali, in grado di smontare un veicolo in meno di 24 ore e indirizzarne i componenti su rotte ben consolidate verso l’Est Europa, il Nord Africa e il Medio Oriente.
Auto, Suv e van nel mirino: i numeri e i modelli più rubati secondo il dossier 2025
Secondo LoJack, la maggior parte dei furti riguarda le automobili (56%), seguite da moto (23%), Suv e crossover (15%), furgoni e van (5%) e mezzi pesanti (1%). A dominare la classifica delle auto più rubate in Italia è ancora la Fiat Panda, con oltre 13.000 furti nel solo 2024. Quasi un’auto su cinque sottratta è una Panda. Seguono Fiat 500, Lancia Ypsilon, Fiat Punto, Alfa Romeo Giulietta e Fiat 500L, tutte sopra i 5.000 furti annui. Tra i Suv e crossover, a guidare la classifica ci sono la Jeep Renegade e la Fiat 500X, con oltre 2.000 furti ciascuna. Subito dopo compaiono la Range Rover Evoque e la Jeep Compass.

Il destino di molti veicoli è segnato. Secondo LoJack, i ricambi di questi modelli alimentano un mercato parallelo redditizio e poco tracciabile, che si appoggia su officine compiacenti e canali internazionali. I numeri parlano chiaro: quasi 1,7 milioni di veicoli rubati in Italia dal 2013, e più di un milione non è mai stato ritrovato.
Il dossier sottolinea come i ladri non colpiscano solo in zone isolate o di notte, ma anche in pieno giorno e in aree densamente abitate. I dispositivi antifurto basati su GPS vengono spesso neutralizzati o disattivati in pochi minuti. Più efficaci sembrano essere le tecnologie basate su radiofrequenza, meno intercettabili. La sicurezza dei garage è sempre più relativa: anche questi spazi non sono immuni a incursioni ben organizzate.
Le regioni più colpite e le nuove misure legislative allo studio per arginare il fenomeno
Il report evidenzia come il fenomeno sia concentrato in 5 regioni italiane che, da sole, rappresentano il 78% dei furti totali: Campania, Lazio, Sicilia, Puglia e Lombardia. In particolare, la Campania si conferma la più colpita con oltre 31.000 veicoli rubati nell’ultimo anno. Ma se si guarda alla frequenza relativa al numero di abitanti, il primato spetta alla provincia di Barletta-Andria-Trani, con 896,6 denunce ogni 100mila abitanti, seguita da Napoli (674,6) e Foggia (639,6).
Diversa la distribuzione dei furti su auto parcheggiate in sosta, dove domina Roma con 411 denunce ogni 100mila abitanti, seguita da Milano (409,5) e Firenze (389,3). Le grandi città, con un elevato numero di veicoli in circolazione, restano terreno fertile per i furti mirati e rapidi.
Sul fronte normativo, il dossier LoJack evidenzia come le pene attuali non fungano da deterrente efficace. Attualmente, il furto semplice è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e una multa fino a 516 euro, mentre il furto aggravato prevede da due a sei anni di carcere e una sanzione fino a 1.500 euro. In commissione Giustizia al Senato si discute ora di inasprire le sanzioni, eliminare alcune attenuanti e introdurre la confisca dei beni ai ricettatori.
L’ipotesi legislativa punta a colpire non solo chi sottrae i veicoli, ma anche chi li smonta, rivende o esporta. Un passo ritenuto necessario per contrastare un sistema ormai rodato che continua a crescere, nonostante le tecnologie di protezione.
