Portariviste: fallo così - Ecoblog.it
Scopri come trasformare materiali di recupero in portariviste unici e sostenibili: idee creative, consigli pratici e soluzioni di design per ogni stile d’arredo.
Nell’era del design sostenibile e del riciclo creativo, realizzare un portariviste handmade non è mai stato così alla portata di tutti. Con materiali semplici e spesso già presenti in casa, è possibile creare pezzi dal forte impatto estetico, funzionali e dal carattere unico, capaci di trasformare qualsiasi ambiente, dal soggiorno allo studio, conferendo un tocco di stile personalizzato.
Idee creative per un portariviste con materiali di recupero
Tra i materiali più versatili per realizzare un portariviste fai-da-te spiccano il cartone e il legno, entrambi ampiamente utilizzati nel design sostenibile contemporaneo. Il cartone è un materiale cartaceo spesso e robusto, spesso costituito da uno strato ondulato centrale e due fogli piani laterali, le cui origini risalgono alla Cina del XV secolo. Oggi, il cartone è uno dei materiali più riciclati al mondo, con un uso particolarmente diffuso negli imballaggi: solo negli Stati Uniti, nel 2020, sono stati utilizzati oltre 120 miliardi di pezzi, con un tasso di riciclo in crescita costante. La sua facilità di lavorazione lo rende ideale per creare contenitori come i portariviste, che possono essere lasciati al naturale o personalizzati con vernici, stoffe o carta adesiva per adattarsi a qualsiasi stile d’arredo.

Oltre ai classici cartone e legno, il riciclo creativo permette di sfruttare materiali insoliti ma di grande effetto estetico. Tra questi, la juta, perfetta per un arredamento in stile boho, può essere combinata con assi di legno per creare un portariviste da terra, da personalizzare con applicazioni e decorazioni a piacere. Anche elementi come le scatole di cereali si prestano a diventare contenitori pratici, semplicemente tagliate a metà, rinforzate e rivestite con carta o tessuto decorativo, ideali per organizzare riviste e documenti in modo funzionale.
Le persiane usate, opportunamente pulite e fissate verticalmente alla parete, possono trasformarsi in un portariviste in stile shabby chic, sfruttando gli spazi tra le doghe per inserire quotidiani e riviste. Soluzioni alternative includono l’uso di grucce appese ad un supporto, che diventano portariviste sospesi salvaspazio, o il riutilizzo di un cassetto profondo, che, rivestito o carteggiato, si trasforma in un contenitore vintage dal fascino intramontabile.
Un’idea particolarmente elegante è l’impiego di cinture di cuoio, fissate orizzontalmente su una tavola di legno e appese a parete, da cui inserire riviste tra le fasce. Questa soluzione funziona anche come portariviste che si fa tavolino, unendo estetica e praticità in un unico oggetto.
La realizzazione di un portariviste handmade con materiali di recupero non solo rappresenta una scelta estetica che valorizza gli spazi domestici, ma anche un contributo concreto alla sostenibilità ambientale. Il riuso di materiali come il cartone e il legno contribuisce a ridurre l’impatto dei rifiuti solidi urbani, che in molti paesi costituiscono una quota significativa dello smaltimento annuale.
Il cartone, ad esempio, è completamente riciclabile e, se privo di rivestimenti o trattamenti chimici, può essere riutilizzato più volte o trasformato in prodotti di nuova vita, come lettiere per animali o materiali compostabili. Il legno, materiale naturale e rinnovabile, mantiene le sue proprietà meccaniche se trattato e conservato correttamente, e può essere facilmente lavorato per creare oggetti di lunga durata.
L’approccio al fai-da-te con materiali di recupero rispecchia una tendenza crescente nel mondo del design, che premia l’originalità, la personalizzazione e l’attenzione all’ambiente, valorizzando l’artigianalità e la creatività dei singoli. Realizzare un portariviste con le proprie mani significa non solo arredare con gusto, ma anche raccontare una storia di sostenibilità e cura per il pianeta.
