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ENERGIE

L’impianto a concentrazione solare a sali fusi di Massa Martana è realtà

Dopo appena tre anni di lavori apre la centrale solare dimostrativa sali fusi di Massa Martana ideata dal Nobel Carlo Rubbia

L’idea del Nobel Carlo Rubbia, ossia quella di una centrale a concentrazione solare a sali prende vita in quel di Massa Martana in provincia di Perugia e da ieri è diventata operativa. L’impianto Archimede Solar Energy (ASE) realizzato con Chiyoda Corporation è dimostrativo e costituisce una vera e propria vetrina con tecnologia Made in Italy. Quel che ne verrà poi ci auguriamo sia green business in giro per il mondo. Le aziende che vi hanno preso parte sono: Techint, Sqm, Bfr, Axel, Rdm, Reflex, Ceu, Meccanotecnica Umbra, la tecnologia è di Chiyoda Corporation e il concept è di ENEA.

La centrale è costata circa 300 milioni di euro, ha una potenza di 50 megawatt e si alimenta grazie alla luce solare convogliata sugli specchi. Una rete di tubi contiene i sali fusi, ossia il termovettore che serve a produrre il vapore che attiverà le turbine che in movimento andranno a generare poi l’energia. Il test loop è lungo 600 metri e lo stoccaggio di energia termica, TES, userà i sali fusi che si riscaldano fino a 550 gradi Centigradi e durerà per 5 ore in assenza di sole garantendo la continuità di esercizio anche la notte.

La tecnologia usata a Massa Martana prevede appunto l’uso dei sali e non combinata a gas come nella centrale a concentrazione solare di Priolo Gargallo, oppure con oli considerati inquinanti.

Ha detto il presidente di Ase Gianluigi Angelantoni:

Lo scopo di questa centrale solare termodinamica che abbiamo inaugurato oggi non è commerciale ma è quello di promuovere l’economia, la bancabilità e l’affidabilità degli impianti di energia solare a parabola. Si tratta, infatti, di una tecnologia innovativa che ha bisogno di essere provata affinché gli investitori possano avere la garanzia del suo corretto funzionamento per poter poi finanziare la costruzione di altre centrali a scopi commerciali.

Carlo Rubbia nel 2007 propose il progetto al ministro Pecoraro Scanio

Ecoblog ne scriveva nel 2010 e i commenti dei lettori furono piuttosto scettici rispetto alla possibilità di rientro in termini di investimento di un impianto simile. Ma eravamo alla vigilia di un referendum importante, quello sul nucleare, che si concluse con la schiacciante vittoria dei no alle centrali nucleari in Italia. Il che impone una nuova prospettiva per l’approvvigionamento energetico che non siano le centrali a carbone seppur economiche altamente inquinanti.

Pecoraro Scanio, invitato all’inaugurazione di ieri,ricorda e rivendica l’appoggio dato al solare:

Era l’11 aprile 2008 quando il mio decreto di incentivo al solare termodinamico entrava in vigore. Arrivava dopo un bel lavoro della Task Force che avevo istituito con un altro decreto nel 2007 affidandone la guida a Carlo Rubbia,che tornava a collaborare col governo italiano dopo la dura rottura con il precedente governo e ministero dell’ambiente. Già a febbraio avevo sbloccato 20 milioni di euro per il solare a specchi.

Dopo il conto energia del febbraio 2007 per il solare fotovoltaico continuava la mia azione governativa per le rinnovabili e l’efficienza energetica tra ostacoli e sfiducia dell’opposizione ,delle lobby industriali tradizionali e di buona parte dei miei stessi alleati di centrosinistra. Al cambio di governo Carlo Rubbia non viene più convocato e torna all’estero, si punta sul nucleare e addirittura il Senato approva,nel luglio 2009, una mozione contro il solare termodinamico.

In questi anni ho continuato ad insistere sulla necessità di rilanciare questa tecnologia di brevetto italiano .
Oggi,finalmente ,sono stato invitato all’inaugurazione del primo impianto totalmente a specchi. L’altro, a Priolo, è misto con il gas. Nel 2012 nel mondo sono stati investiti ben 140 miliardi di dollari sul solare a specchi. Ed oggi è stato ricordato come ,secondo studi ufficiali statunitensi ,100 Megawatt di solare termodinamico producano 4000 posti di lavoro all’anno e 628 milioni di dollari di indotto economico, mentre 100MW di gas naturale significano 330 ‘jobs ‘all’anno e 47 mil.di dollari di indotto.Dopo cinque anni è una vera soddisfazione.

Ora spero che il governo riveda la strategia energetica nazionale che ancora parla di trivellazioni e di fossili.

Via | Comunicato stampa Pecoraro Scanio, Perugia Today
Foto | Archimede solar energy

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