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Cronaca ambientale

Manifestazione a Roma #19O, è ancora acampada a Porta Pia: chiesta moratoria per #TAV

La manifestazione a Roma iniziata ieri 19 ottobre prosegue anche oggi con l’accampada a Porta Pia di fronte il Ministero per le infrastrutture e contro le grandi opere inutili, l’austerity e la troika, naturale prosieguo delle manifestazioni già fatte nel resto d’Europa, l’ultima a Francoforte.

22 ottobre 2013 ore 15.00
Sono già tre le notti trascorse in tenda a Porta Pia di fronte il ministero per le Infrastrutture e forse è proprio oggi la giornata più importante poiché alle 17 la piazza sarà gremita nuovamente dopo, la manifestazione di domenica #19O in quanto è previsto che una delegazione dei manifestanti sia ricevuta da Maurizio Lupi. L’obiettivo è avanzare le richieste di moratoria per i lavori della TAV e Muos. Questo per quanto riguarda le grandi opere inutili. Poi più in genere si richiederà che il diritto alla casa sia rispettato attraverso il blocco degli sfratti e al sostegno di politiche abitative popolari; sarà richiesto l’annullamento della Bossi-Fini e il riconoscimento della cittadinanza per i rifugiati.

Via | Lungotevere

20 ottobre 2013 ore 20.12. L’Accampada in Piazza Porta Pia di fronte i ministero per le Infrastrutture proseguirà fino a martedì, e fino all’annuncio della sospensione dei lavori per la TAB in Val Susa. Le tende montate per la nottata sono almeno 80.

20 ottobre 2013 ore 20.00. Angelino Alfano Ministro degli Interni ringrazia per la mamifestazione #19O pacifica. Il che va a smentire il tam tam del mainstream che ha sparato titoli a 9 colonne sui giornali rispetto agli scontri che non ci sono mai stati.

Porta Pia è piena di gente che desidera parlare, desidera esprimere il proprio disagio e la voglia di autodeterminarsi. Ci sono i migranti, ci sono i precari con i NoTav e i No Muos in quella che è probabilmente la più grande manifestazione ambientalista organizzata negli ultimi anni. Perché qui oggi si discute di diritti legali al territorio: dalle volontà dei cittadini a non ospitare grandi opere inutili che devastano solo l’ambiente, al rispetto dei diritti umani di chi fugge da una guerra o da situazioni climatiche insostenibili come siccità o alluvioni. Si discute del diritto alla casa per tutti e anche di diritto al salario di cittadinanza.

Si discute del diritto di avere diritti e dei beni comuni, ovvero di quanto oramai divulga da anni Stefano Rodotà e lo si fa alla maniera della piazza, vibrante e entusiasta che chiede ascolto e che propone soluzioni condivise.

La politica resta però distante e sembra non cogliere questi segnali che arrivano dalle piazze non solo italiane ma europee.

Ore 18.55 si predispone l’accampamento con tende a Porta Pia ovvero di fronte il Ministero per le Infrastrutture e trasporti. Le prime stime riferiscono di 70 mila partecipanti con una prima parte del corteo che ha portato alla luce la povertà e le comunità migranti e i disagi della precarietà. Una parte del corteo ha rappresentato
proprio i giovani precari ovvero coloro che chiedono al reddito minimo garantito. L’attacco all’Ambasciata tedesca viene spiegato nel video da Gianmarco De Pieri:

E’ in corso a Roma la manifestazione contro le grandi opere, austerity e troika che vede scendere per le strade della Capitale non solo italiani ma anche cittadini europei. Il live lo seguono i colleghi di polisblog.

Appena lo scorso giugno la manifestazione a Francoforte contro la costruzione di grandi opere inutili, l’austerity e la troika aveva portato alla ribalta della politica europea le necessità dei cittadini che esprimendo il loro dissenso avevano inteso manifestare le proprie opinioni in merito alle scelte economiche della Ue.

Manifestazione a Roma 19 ottobre contro le grandi opere inutili

Ma quella manifestazione che pure ha avuto una fondamentale importanza nello stabilire i confini legittimi del consenso e del dissenso dei cittadini europei è stata occultata come informazione e notizia dal main stream nazionale. Sono presenti i NoTav e anche i NoMuos a indicare che proprio di certe grandi opere l’Italia non ha bisogno sopratutto se il prezzo ambientale richiesto è elevato.

Abbiamo avuto in quest’anno altre manifestazioni del genere, e sempre contro grandi opere: da Gezi Park a Istanbul in Turchia alle rivolte in Brasile contro lo sperpero di danaro pubblico per i mondiali di calcio. In Francia ci sono state manifestazioni analoghe alle nostre NoTAV contro una grnade opera inutile che serve solo per tenere in piedi le banche e che di contro devasta l’ambiente, ovvero l’ aeroporto di Notre dame des Landes. In merito Hervé Kempf giornalista ambientale da anni a Le Monde si è dimesso allorché la testata ha provato a censurarlo sul racconto di quanto stava avvenendo nei cantieri vicino Nantes.

Per capire quanto sia ambientalista questa manifestazione vi invito a ascoltare le parole di Nicoletta Dosio del movimento #NoTav che in poco meno di un minuto spiega in maniera completa quanto la questione ambientale e il dissenso contro le grandi opere siano al centro di questa grande manifestazione a Roma, oggi 19 ottobre:

Manifestazione a Roma 19 ottobre contro le grandi opere inutili

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Foto | faranno il deserto lo chiameranno pace su Fb, Evamacali su twitter

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