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Riciclo

Economia circolare: depuratore acque dai tappi di plastica

Una azienda italiana di Rovereto sta sperimentando in Romania un depuratore d’acqua basato su quello che prima era un rifiuto da riciclare: tappi di bottiglie di plastica.

Economia circolare depuratore acque dai tappi di plastica

Il significato di “Economia circolare” è chiaro: niente si deve considerare come un rifiuto, ogni prodotto deve nascere già pronto per una seconda vita. Ma quando non è così, si deve comunque trovare una forma di riutilizzo della materia.

In questa direzione si muove quella che, per molti versi, è una invenzione tanto semplice quanto geniale: il Rotating Cell Biofilm Reactor (RCBR) realizzato dalla Eco-Sistemi di Rovereto (TN), che altro non è se non un depuratore per acque civili basato su comunissimi tappi di plastica.

Il progetto RCBR ha ottenuto il supporto dell’incubatore green di Trentino Sviluppo – Progetto Manifattura e di Feed Money, un fondo cofinanziato dalla Provincia autonoma di Trento e dalla UE tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).

L’idea è semplice: all’interno di un grosso cestello di metallo si inseriscono migliaia di tappi di plastica recuperati grazie alla raccolta differenziata. Questi tappi costituiranno il substrato su cui si andrà a insediare un film di batteri che depurano l’acqua. Avete mai visto come funziona un filtro per acquari tropicali? In piccolo è esattamente la stessa cosa.

Eco-Sistemi, per convincere il grande pubblico e le istituzioni della bontà della propria idea, ha deciso di mettere alla prova la tecnologia RCBR tramite un progetto dimostrativo a livello europeo: un depuratore RCBR verrà testato dall’azienda di depurazione Ecotrust di Cluji Napoca in Romania. Verrà applicato alla depurazione dei reflui domestici per migliorare l’efficienza di fosse settiche e fosse Imhoff, cioè le vecchie fosse biologiche utilizzate in gran parte d’Europa nelle zone non servite dalle fognature pubbliche.

Oggi bisogna trovare il modo di combattere la diffidenza di chi realizza servizi di depurazione per il pubblico – spiega Dario Savini, amministratore delegato dell’azienda trentina – perché è in quest’ambito che RCBR, se applicato a larga scala, potrebbe veramente portare a un miglioramento della qualità della depurazione dell’ambiente e della vita dei cittadini“.

Credit Foto: Eco-Sistemi

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