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ECOLOGIA

Agricoltura sostenibile: progetto congiunto e innovativo in Africa

ENI, BF SPA e Coldiretti valuteranno progetti di diversificazione delle economie locali attraverso tecniche di agricoltura sostenibile, avanzate e a ridotto impatto sull’ecosistema.

Un accordo di cooperazione per sviluppare iniziative congiunte di sviluppo sostenibile in ambito agricolo (soprattutto in Africa) è stato sottoscritto da ENI, BF SPA e Coldiretti, in presenza del presidente del consiglio Giuseppe Conte.

L’intesa prenderà forma con l’avvio di attività di valutazione relative a progetti di sviluppo delle economie locali attraverso l’applicazione di tecniche agricole innovative per un’agricoltura sostenibile, che prenda forma nel pieno rispetto degli ecosistemi di riferimento.

Il Progetto Ghana, destinato all’omonimo paese, sarà la prima collaborazione applicabile che i firmatari intendono valutare, in via prioritaria. L’iniziativa, sviluppata da Eni in partnership con il governo locale, nasce come progetto pilota finalizzato a creare uno sviluppo duraturo in aree particolarmente depresse del Ghana, attraverso la realizzazione di un centro di formazione per lo sviluppo agricolo e di realtà imprenditoriali in cui inserire successivamente le risorse formate, promuovendo la creazione di un tessuto imprenditoriale legato alle attività agricole.

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Il quadro progettuale prevede l’assegnazione di un’indennità giornaliera agli studenti per l’intero periodo di formazione, con obbligo di frequenza. Il Progetto Ghana, grazie all’identificazione di specifici indicatori ad esso associati, abilita la replicabilità del progetto su più ampia scala, per coinvolgere anche altri paesi dell’Africa sub-sahariana.

Queste le parole di Ettore Prandini (presidente di Coldiretti): “L’obiettivo è esportare un modello di sviluppo che punti sulla valorizzazione delle realtà locali, sfruttando le potenzialità dell’impresa familiare e sostenendo così i piccoli produttori del Sud del mondo, minacciati dalla distorsione nei sistemi di produzione e distribuzione degli alimenti che favorisce l’accaparramento delle terre e provoca la fuga dalle campagne verso i Paesi più ricchi dove spesso li attendono la sofferenza e l’emarginazione“.

Via | Press Office

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