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ECOLOGIA

COP giovani a Napoli, per difendere l’ambiente marino

A Napoli l’evento preparatorio della 21ma Conferenza delle Parti in programma a dicembre a Napoli. Molti i temi ambientali affrontati dai giovani.

Ieri si è svolta al Castello del Maschio Angioino di Napoli la prima riunione dei giovani in vista di COP21 (Conferenza delle Parti) in programma dal 2 al 5 dicembre nel capoluogo campano, dove porterà i ministri dell’ambiente di 21 paesi del Mediterraneo per discutere delle sfide future per la tutela dell’ecosistema marino.

L’incontro delle scorse ore ha registrato la presenza attiva di giovani rappresentanti dei paesi della Convenzione di Barcellona (designati dai rispettivi National Focal Point di UNEP MAP), di ragazzi provenienti da alcune riserve della Biosfera MAB UNESCO, di esponenti del tavolo di lavoro sui cambiamenti climatici che collabora con il Ministero dell’Ambiente e di membri della rete SDSN delle Nazioni Unite.

Fra i temi affrontati: gli aspetti socio economici dello sviluppo sostenibile nella regione mediterranea, il problema del marine litter, le Aree Marine Protette e la Biodiversità, i cambiamenti climatici e la blue economy, con particolare attenzione al turismo e alla gestione integrata della fascia costiera (ICZM). Il documento stilato alla fine dei lavori (la ‘carta dei giovani’), sarà presentato da una delegazione di ragazzi alla sessione plenaria della COP21 di dicembre

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Soddisfatto il ministro dell’ambiente Sergio Costa, presente anche lui a Napoli per la riunione di ieri: “Da sempre il confronto è stato tra tecnici e politici, mai con i giovani. Quest’anno, invece, per la prima volta nella storia, c’è la COP21 dei giovani, ed è un piacere e un orgoglio vederli. Il mar Mediterraneo è il mare con il commercio più consistente e con un’enorme biodiversità, una delle più ricche nel mondo: un mare per questo molto complesso, ed è grazie alla scossa che i giovani stanno dando alle coscienze che in tre mesi abbiamo di fatto varato tre leggi per l’ambiente. Oggi i giovani sono gli educatori degli adulti“.

Fonte | Ministero dell’Ambiente

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