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Elezioni politiche 2013: alleanza Ingroia-Bonelli per un asse verde rosso alla tedesca?

Verdi e Antonio Ingroia uniti per un programma di rispetto per l’ambiente.

Un capitolo decisamente interessante in merito alle Elezioni politiche 2013 si apre su quella che viene definita l’Agenda verde. In effetti programmi destinati a ecologia, ambiente e agricoltura scarseggiano in molte liste (su Ecoblog abbiamo presentato il verde nel centrosinistra,centrodestra , centro e Movimento 5 stelle e Rivoluzione civile). Non manca l’adesione di prestigio di Sandro Ruotolo, braccio destro di Michele Santoro che molla la professione di giornalista per assumere il ruolo di politico anti mafia.

Angelo Bonelli presidente della Federazione dei Verdi ha espresso il suo sostegno a Antonio Ingroia e agli arancioni e dal sito ufficiale spiega il perché:

Ormai è sotto gli occhi di tutti che il Partito democratico e Sel hanno costituito un’alleanza dannosa per l’ecologia e l’ambiente, chiudendo qualsiasi confronto sui temi del dissesto idrogeologico, sull’archiviazione dell’epoca delle opere inutili, di progetti che producono solo debito, e non benessere per i cittadini, una su tutte la Tav in Val di Susa.


L’agenda Verde di Rivoluzione civile lista in cui confluiscono anche Rifondazione Comunista e Idv, dunque assorbe l’agenda ambientale dei Verdi tant’è che in uno degli articoli postati sul blog si scrive apertamente di rivoluzione ecologica basata su:

bonifiche nei siti industriali dismessi e di nuovi investimenti sulle energie rinnovabili. Al posto delle grandi opere (Tav o ponte sullo stretto di Messina), inutili e dannose, punteremo su migliaia di interventi per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua e delle aree a rischio di dissesto idrogeologico.

Beppe Grillo in merito è scettico tant’è che valuta che tutti insieme (Verdi e Ingroia) potranno al massimo portare a casa il 4%. Detto ciò l’idea di fondo sembra voler far avanzare un sistema di politica ambientalista alla tedesca basato su quella coppia vincente, come nelle ultime elezioni in Bassa Sassonia ad esempio, tra Rossi e Verdi.

Il punto è che noi non siamo la Germania e che Rivoluzione Civile non ha dietro di se la storia dei Verdi tedeschi. Dunque l’innesto del Verde nel Rosso non mi sembra sia riuscito bene. In ogni caso la campagna elettorale ha ancora davanti a sé tanti giorni e non è escluso che qualche associazione o qualche accordo dell’ultimo minuto possano far virare verso una più consistente presenza di ambientalisti.

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