L’avviso di alert è stato cancellato da pochi minuti, ma lo tsunami locale che ha colpito l’Alaska dopo il terremoto di magnitudo 7.5 con epicentro a circa 60 km a ovest di Craig, ha riguardato centinaia di chilometri di coste giungendo fino al Canada. Ma si temono conseguenze e non sono ancora state resi noti eventuali danni per la piattaforma Kulluk arenata al largo delle coste di Kodiak.
Infatti come riporta Alaska Dispatch:
L’onda potenzialmente potrebbe aver colpito la zona circostante Kodiak Island dove si è arenata la piattaforma Kulluk Shell, in acque poco profonde e vicina alll’isola Sitkalidak dal Capodanno. Non è ancora chiaro che cosa possa essere accaduto e se ci siano stati danni alla struttura.
L’Alaska Tsunami Warning Center ha chiarito che le onde generate erano piuttosto piccole e che hanno raggiunto i 6 centimetri sopra il normale livello del mare in zone come Sitka e Port Alexander e il panico ha riguardato i primi 15-20 minuti dall’avvertimento della scossa. Non ci sono danni a cose e persone.
Le onde seppur piccole hanno raggiunto Cape Fairweather in Alaska fino alla punta settentrionale dell’isola di Vancouver, Canada coprendo oltre 700 miglia.
Già lo scorso ottobre scattò un analogo alert tsunami per la Columbia Britannica quando sempre a causa di un forte terremoto scattò l’alert per uno tsunami. Le onde effettivamente ci furono e raggiunsero anche le Hawaii ma senza causare danni.
Via | Usa Today, Alaska dispatch, Cbs News, NPR
Foto | The Blaze
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