Categories: Animali

L’Ue dice no agli Inuit: confermato il divieto di commercializzazione per i prodotti derivanti dalla foca

L’Unione Europea ha confermato oggi il divieto generale, emanato nel 2009, di commercio dei prodotti derivati dalla foca in tutti i Paesi dell’Unione, respingendo come

irricevibile

il ricorso presentato dagli Inuit canadesi, storici produttori e i commercianti di tali prodotti.

Per il Tribunale prima e per l’avvocato generale Juliane Kokott poi i ricorrenti non sono legittimati direttamente a proporre un ricorso avverso tale normativa dinanzi ai giudici dell’Unione.

Quando il Parlamento Europeo ed il Consiglio d’Europa, a settembre 2009, emanarono il regolamento, che concede solo l’immissione e la vendita sul mercato di prodotti che provengono dalla caccia tradizionalmente praticata dagli Inuit e da altre comunità indigene e contribuiscono alla loro sussistenza, gli stessi Inuit videro porsi un grande pericolo per il loro business di prodotti derivanti dalla caccia alle foche e decisero di ricorrere alla Corte Europea di Giustizia.

La caccia alle foche ha sempre sollevato fortissime polemiche in tutto il mondo, anche grazie alla brutalità delle immagini che mostrano senza mezzi termini la crudeltà che sta dietro questa pratica: diversi stati membri dell’Unione avevano già emanato provvedimenti nazionali disciplinando il commercio dei prodotti derivati dalla foca e vietandone l’importazione e la produzione.

Il ricorso di un’organizzazione che tutela gli interessi degli Inuit canadesi al provvedimento europeo è stato prima respinto dal Tribunale che ha ritenenuto che i ricorrenti non possano impugnare il regolamento basandosi sulla nuova disciplina del Trattato di Lisbona, in quanto questa non sarebbe applicabile agli atti legislativi come lo è il regolamento votato dal Parlamento e dal Consiglio europeo.

E’ stato quindi proposto ricorso alla Corte di Giustizia, che con ogni probabilità seguirà le linee dettate dall’avvocato generale Juliane Kokott perchè, come spiegato, tale regolamento non rappresenta un atto ordinario.

Fronzoli giurisprudenziali a parte, il regolamento emanato dall’Ue nel 2009 fu elaborato sia per imporre una maggiore regolamentazione di questo mercato sia tenendo conto dei requisiti europei in materia di benessere degli animali.

Via | Ansa

A.S.

Recent Posts

Vermi e parassiti nelle patate: l’unico modo per farli uscire ed eliminarli prima di cuocerli

Un parassita minuscolo ma pericoloso minaccia i raccolti di patate e pomodori: ecco come riconoscerlo…

57 minuti ago

Con circa 10 euro risolvi il problema del freddo in casa, ti farà risparmiare in bolletta

Scopri come mantenere il calore in casa senza aumentare i costi: il metodo economico e…

2 ore ago

Allarme ragno violino, sono centinaia gli avvistamenti: cosa fare se si viene morsi e dove cercarli

Il ragno violino non è una specie aggressiva, ma il suo morso può causare reazioni…

9 ore ago

Viaggi con il tuo cane? Attento: scatta la multa fino a 1.734 euro! Rischi grosso

Cresce l’attenzione sulle regole per i viaggi con animali. In particolare, il trasporto del cane…

11 ore ago

Metti insieme questi ingredienti e guarda cosa succede al tuo lavello d’acciaio: non crederai ai tuoi occhi

Scopri la miscela naturale per pulire il lavello d’acciaio: pochi ingredienti, zero graffi e una…

13 ore ago

In Italia c’è un un’oasi segreta, considerata la più bella del mondo: un parco fantastico che si trova a due passi da casa

Il Giardino di Ninfa, vicino a Cisterna di Latina, è aperto solo in primavera ed…

16 ore ago