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Meteoriti febbraio 2013 in Russia evento imprevedibile

A due giorni dall’impatto del meteorite sui cieli a sud degli Urali si iniziano a tirare le prime somme su quel che accaduto e sul perché non sia stato possibile prevederlo. Il 15 febbraio sopra 6 città della regione di Chelyabinsk un meteorite lungo tra i 15 e i 17 metri per un peso tra le 7 e 10 tonnellate si è disintegrato al contatto con l’atmosfera terrestre.

L’evento non era prevedivile, come spiega Luciano Anselmo, ricercatore del Laboratorio di dinamica del volo spaziale dell’Isti-Cnr di Pisa:

Una meteora come quella che ha causato danni ieri mattina in Russia ha compiuto un viaggio interplanetario e nel giro di poche ore si è scontrata con l’atmosfera terrestre. Non è come un satellite che gira intorno al nostro pianeta e che può essere scoperto in uno dei suoi tanti passaggi. E’ quindi improbabile riuscire a individuarla prima che si scontri con l’atmosfera, lanciando subito un allarme per allertare la popolazione. Al momento non siamo dotati di un tale sistema di monitoraggio

L‘onda d’urto generata, ha calcolato la NASA, è stata pari a 30 bombe atomiche, avendo liberato energie tra i 300 e i 500 kilotoni.

Le nuove stime sono state ottenute analizzando i dati ottenuti da cinque stazioni per l’analisi degli infrasuoni situate in tutto il Pianeta. La prima registrazione si è avuta da una stazione in Alaska a oltre 6500 Km da Chelyabinsk. I dati degli infrasuoni indicano che l’evento dall’ingresso del meteorite nell’atmosfera alla disintegrazione è durato 32,5 secondi. I calcoli sono state eseguiti da Peter Brown dell’Università del Western Ontario, Canada.

Ha detto Paul Chodas della NASA, Near-Earth Object Program Office al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena in California:

Un evento di questa portata si verifica mediamente ogni 100 anni.

La traiettoria della meteora russa era significativamente diversa dalla traiettoria dell’asteroide 2012 DA14, che alcune ore dopo è passato vicino alla Terra, Il meteorite russo è il più grande registrato dal 1908 quando un altro corpo celeste colpì Tunguska, in Siberia.

Via | NASA, Il Mattino
Foto | NASA

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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