Oxfam: multinazionali del cibo prendono l’insufficienza per etica e ambiente

Come Greenpeace dà una pagella di performance ambientale alle grandi aziende elettroniche, così l’ong Oxfam ha dato un punteggio alle multinazionali del cibo, valutandole in 7 diverse categorie etico-ambientali: diritto alla terra, diritti dei lavoratori e delle donne, sostegno ai contadini, gestione dell’acqua, riduzione delle emissioni serra e trasparenza nel proprio operato.

Come si vede dall’immagine qui sopra, nessuna multinazionale ha raggiunto la sufficienza.

I tre marchi più noti a livello mondiale, Nestlè, Unilever e Coca Cola hanno fatto meno peggio degli altri con voti tra il 4 e il 5 e 1/2, forse perché più attenti all’immagine e più dediti al greenwashing, anche se va ricordato che General Mills che ha preso un bel 2 è un partner di Nestlè.


Nettamente insufficienti con punteggi tra il 2 e il 3 altri noti marchi come Pepsi, Mars, Danone e Kellog’s.

Occorre anche notare che i punteggi sono olto basi soprattutto rispetto ai diritti, in particolare il diritto alla terra e i diritti delle donne.

Oxfam commenta dicendo che mentre a parole tutte le aziende riconoscono che bisogna rendere più giusto il sistema alimentare, poche hanno intrapreso concreti passi in questa direzione. Il messaggio della ong ai cittadini è molto chiaro:

Le più grandi aziende alimentari del mondo hanno un grande potere, ma tu ne hai di più. E siccome non stanno usando abbastanza il loro per sostenere le comunità più povere o l’ambiente del pianeta, puoi usare il tuo per cambiare il modo in cui fanno affari.

Come? Smettendo di comprarne i prodotti e dicendoglielo.

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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